TOSCANA. La Fosco Bessi protesta contro la sospensione

GIUSTIZIA | 01/08/2015 | 10:41
E’ arrivata con il comunicato del Giudice Sportivo Regionale, la pesante sanzione per la società Fosco Bessi di Calenzano, alla quale non va giù la “responsabilità oggettiva” applicata in merito ai fatti accaduti lo scorso 19 aprile in occasione della gara per allievi a Torre di Fucecchio. Motivo del contendere quel giorno la mancata ammissione alla gara, con animi accesi e come si legge nella sentenza del giudice sportivo “offese a rappresentanti e dirigenti della FCI, minacce a non far partire la gara con blocchi fisici, il cui atteggiamento di protesta ha ritardato di 20 minuti la partenza costringendo anche l’intervento delle forze di polizia”. Da qui i 30 giorni di sospensione al direttore sportivo Danilo Gianassi e di 15 giorni alla società Fosco Bessi per “responsabilità oggettiva relativa a comportamenti di propri tesserati”. Quest’ultimo provvedimento ha fatto infuriare i dirigenti della società di Calenzano, che in un comunicato afferma “che il direttore sportivo Danilo Gianassi presenterà nelle sedi opportune il suo ricorso e su cui la società al momento non si permette di dare giudizi. Il fatto scandaloso e che amareggia profondamente la nostra società è la sospensione dall’attività per 15 giorni per responsabilità oggettiva su quanto successo. Questo significa fermare l’attività di 15 juniores, 19 allievi, 14 esordienti, 14 giovanissimi, 52 amatori, i nostri dirigenti, e ci costringe a rinunciare alla collaborazione organizzativa prevista per domenica 9 agosto in occasione della gara Firenze-Faenza-Sulle strade del Passatore. Ma cosa centrano gli atleti con un’azione soggettiva di un tesserato? In più per applicare tale provvedimento visto che non esiste la possibilità, è stata applicata una sanzione già scaduta di Euro 0,00 che è di fatto impossibile pagare. L’ultima amara considerazione che esprimiamo – si legge nel comunicato - è sul fatto che non è stato tenuto in nessuna considerazione il fatto che la Fosco Bessi di Calenzano è stata fondata nel 1948, i suoi precedenti, quanto ha fatto in termini di tesseramento e gare organizzate per il ciclismo toscano e nazionale. Perché tutto ciò? E’ questo quello che meritiamo dai dirigenti regionali del ciclismo dopo 66 anni di attività?”

Antonio Mannori
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COMMENTI
FCI
1 agosto 2015 17:15 siluro1946
Perché il ciclismo, soprattutto in Italia, è agonizzante? Come si può condannare 50 ragazzi alla inattività per "colpe" (?) non loro, che rispetto della giustizia potranno avere in futuro?

sentenza
1 agosto 2015 22:08 comm65
Questa é la FCI . Interpretazioni delle regole alla c....o di cane .

L'ingiustizia federale
1 agosto 2015 23:09 angelofrancini
In questa federazione delle bananas poteva salvarsi la giustizia sportiva.
L'ignoranza, senso etimologico, dei regolamenti sportivi da parte di coloro che amministrano la giustizia sportiva é ai massimi livelli.
L'unico regolamento che conoscono é quello di disciplina, ma si dimenticano che questo strumento é secondario rispetto alle Norme dell'ordinamento sportivo.
Affermano sempre il contrario di quello che i regolamenti prescrivono, arrivando sovente a ribaltare le più semplici norme.

In questo caso il GSR del CR Toscano si appropria di competenze che sono riservate al giudizio del Tribunale Federale, che deve ricevere il deferimento dalla Procura Federale alla quale lo stesso GSR toscano avcrebbe dovuto inviare per competenza il verbale di gara.
A lui compete solo di applicare le sanzioni stabilite dal Regolamento tecnico: nemmeno quelle sanzioni FASULLE contenute nelle NORME ATTUATIVE può applicare, poiché sono tutte prive di valore.

Ma questo torna utile a chi comanda.....

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