Ballerini: esaltato il nostro gioco di squadra

| 25/09/2006 | 00:00
''E' stata una grandissima giornata di sport, la squadra ha dato il 101 per cento con una coesione estrema, e' riuscita a dare agli spettatori una grande emozione. Il mondiale di Salisburgo e' per Bettini la ciliegina sulla torta della sua carriera''. Secondo mondiale vittorioso da ct della nazionale italiana per Franco Ballerini, che ieri ha guidato il ciclismo azzurro al titolo iridato conquistato a Salisburgo con Paolo Bettini. A 'Radio Anch'io lo Sport' il commissario tecnico, il giorno dopo il trionfo, tesse le lodi della squadra e dell'organizzazione azzurra. oltre che del suo leader. ''Bettini ha avuto l'approccio giusto ad una gara come il Mondiale, che puo' essere cattivo, brutto, ma anche bellissimo: non aveva l'ossessione del risultato, che in questo caso e' la cosa piu' giusta. Non avevamo tralasciato niente sin dall'inizio della settimana, abbiamo cercato di mettere tutti a proprio agio, sapevamo che il nostro potenziale era il piu' forte e che dovevamo solo correre come noi sappiamo fare''. Anche per via del diverso approccio alla gara, Bettini e' riuscito ieri dove Alessandro Petacchi aveva fallito un anno fa a Madrid forse per la troppa pressione. Ballerini pero' minimizza. ''Quello dello scorso anno e' stato un inconveniente che ha destabilizzato la squadra: un corridore dopo 270 chilometri di gara puo' anche trovarsi svuotato. Certo, se fosse stato il vero Petacchi sarebbe stata un'altra cosa''. Come nel 1982, l'Italia del ciclismo si laurea campione del mondo dopo gli azzurri del calcio. ''Ogni evento che riguarda una nazionale crea entusiasmo -spiega Ballerini-. La nazionale di Lippi e' stata un esempio, perche' i giocatori hanno giocato per gli altri e non per se' stessi. E' quello che ho chiesto anche io ai miei: correre per gli altri ti da' uno spunto, una pedalata in piu'. Ringrazio la nazionale di calcio, ci ha dato la motivazione per trovare quel gruppo che ci ha portato a vincere''. Le analogie tra calcio e ciclismo, per Ballerini, sono piu' di quante si pensi. ''Il ciclismo e' definito un sport individuale, ma ci vuole gioco di squadra per mettere il proprio leader al posto giusto. E noi siamo stati presenti in tutte le fasi della corsa e poi siamo riusciti a sfruttare al meglio le grandi doti di Bettini''.
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