TOUR. Vuillermoz: «Ora posso dire di essere un corridore».
PROFESSIONISTI | 11/07/2015 | 17:35 Grande soddisfazione per Alexis Vuillermoz che tra un abbraccio e l'altro con i compagni e lo staff della Ag2r commenta così la sua vittoria più importante in carriera: «Sapevo che sarebbero potuti arrivare da dietro perciò ho spinto sui pedali al massimo fino alla fine. Questa per me è una vittoria dal valore immenso, quando vinci al Tour de France puoi davvero dire di essere un corridore. In montagna non posso confrontarmi con Froome e gli altri ragazzi in lizza per la generale ma questo arrivo era adatto a me così ho chiuso gli occhi e sono partito a tutta. Sono un lottatore e non mollo mai. Ho capito di avercela fatta solo sulla linea, ho realizzato un sogno».
Per 10/12 anni,la Francia non ha prodotto neppure un corridore competitivo nei grandi giri;Chavanel e Vockler,con le loro fughe bislacche che non andavano quasi mai a buon fine,venivano considerati degli eroi.Poi,nel giro di 5 anni,campioni a getto continuo,di tutte le età e di tutte le provenienze e specialità:Pinot,Bardet,Peraud,Barguil,Rolland,Geniez,Sicard,ora questo Villermoz...Si è perso il conto.Nello stesso periodo,l'Italia ha prodotto il solo Aru.Ognuno tragga le sue conclusioni;le mie,sono che i francesi si sono stufati di fare i fessi,e sono diventati fin troppo furbi.
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