DI ROCCO. «Italia ai vertici del ciclismo internazionale»
GIRO D'ITALIA | 31/05/2015 | 19:33 Renato Di Rocco, presidente
della Federciclismo, ha ascoltato con attenzione le parole di Mauro Vegni - direttore del Giro - in conferenza stampa. Ha rilasciato una breve dichiarazione a corredo di questa edizione della corsa rosa.
Di Rocco ha commentato: «Il 98/o Giro d'Italia ha confermato
l'Italia e i suoi talenti ai vertici del ciclismo internazionale. Su
tutti spicca il nome di Fabio Aru, secondo sul podio e vincitore della
maglia bianca di miglior giovane».
Non è mancato un pensiero sulla competizione che ha visto tanto spettacolo e agonismo, come non si vedeva da tempo, in tutte le frazioni, spesso e volentieri anche in quelle meno impegnative sulla carta: «Quest'edizione ha appassionato, messo in luce ancora di più la
determinazione e i talenti italiani, ai quali rivolgo un ringraziamento
speciale».
Ha perso un'altra occasione per tacere. Se la maglia bianca la prendeva Ulissi che faceva non gli stringeva la mano?
di rocco
1 giugno 2015 11:54tasi e tira
Per fortuna ke Aru e\' italiano altrimenti staremmo piangendo ke in italia non abbiamo corridori per corse a tappe ! e di tutte le corse di un certo blasone ke stanno saltando cosa dice ? nulla ! appunto se stesse zitto farebbe piu\' bella figura.
Dove vive Di Rocco?
1 giugno 2015 15:21Monti1970
Quanti circuiti post giro ci sono adesso??? Zero. Non da quest anno ma da tanti anni. Dopo il tour i circuiti post tour durano 2mesi tutti i giorni. In Sicilia anni fa c\'era il giro di Sicilia , durava una settimana, il trofeo pantalica e il giro dell Etna e non avevano corridori, adesso hanno i migliori ciclisti del mondo ma non ci sono gare. Lo stesso discorso vale per la Sardegna. Perché non si chiede questo, Baffino? ???
@Monti1970
1 giugno 2015 23:58angelofrancini
Esatte le tue osservazioni, ma adesso abbiamo, vuoi mettere, le Granfondo che alla Federazione nulla rendono, ma molto ai suoi dirigenti....
In Sicilia hanno fatto la GF Nibali, bellissima, peccato che forse organizzata dall'Ente ACSI e non in ambito FCI.
Adesso vediamo cosa si inventerà per non far correre ancora Rebellin, e qualcun altro, al campionato italiano .....
Bravo angelofrancini
4 giugno 2015 00:05Monti1970
È proprio vero adesso imperversano le gare amatoriali,vale a dire: futuro zero! Sono curioso anch'io per vedere quest'anno cosa inventerà per non far correre Rebellin al campionato italiano
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