GILBERT: «Conoscevo il finale, era la mia ultima chance». AUDIO

GIRO D'ITALIA | 21/05/2015 | 17:14
Vittoria magistrale di Philippe Gilbert che regala alla BMC la prima vittoria di tappa in questo Giro d’Italia: «La squadra ha svolto un gran lavoro, come ieri. L'arrivo di Imola si è dimostrato troppo duro per me, oggi non potevo sbagliare anche perché era l'ultima possibilità di vincere una tappa per me in questa corsa. Ci credevo molto, avevo visionato con Fabio Baldato il percorso prima della Milano-Sanremo, conoscere lo strappo finale ha fatto la differenza. Il tracciato era già impegnativo, il brutto tempo ha reso le strade più viscide ma il finale era disegnato per me. Dopo un inizio di stagione al di sotto delle mie aspettative, ci voleva proprio una vittoria così importante. Tra cinque anni potrebbero organizzare qui il mondiale? Vedremo, manca ancora molto... Preferisco godermi questo successo e pensare agli obiettivi che mi sono prefissato per quest'anno e per il prossimo».

Gilbert si è poi concesso ai microfoni per la conferenza stampa di fine tappe, ecco le sue dichiarazioni:

Eri favorito anche in diverse altre tappe, ci hai messo un po’ a vincere, ma ce l’hai fatta.

«Questo successo è importantissimo per la squadra e anche per me, ci abbiamo provato tante volte, alla fine abbiamo vinto».

Credi di poter rimanere fino alla fine del Giro o sei contento già così con la tappa?

«Sono venuto qui per vincere una tappa, oggi è successo, ma abbiamo anche Caruso che sta bene. Per arrivare tra i primi dieci in classifica ha bisogno di una squadra tutta per lui».

Questo è l’arrivo perfetto per te. C’è stato un momento in cui hai pensato di poter perdere?

«Quando è partito Kangert per prendere Pellizotti ha sfruttato un km dietro moto guadagnando subito 30 secondi, io ero con Izaguirre dietro, però eravamo senza moto e quando è così è diverso perché prendi molto vento. Così ho deciso di aspettare il gruppo, anche perché ho sentito che Moinard stava rientrando così ci siamo organizzati e abbiamo fatto un gran lavoro di squadra negli ultimi 5-6km».

Secondo è arrivato Contador, ti aspettavi come principali rivali di tappa i favoriti per la generale?

«Sì mi aspettavo i favoriti per la vittoria finale, finora è stata durissima, siamo tutti stanchi. Mi sembra che abbiamo già corso per tre settimane e dunque c’è molta differenza tra corridori: in questo scenario i migliori ora sono davanti. C’è molta battaglia ogni giorno per la maglia rosa soprattutto prima della lunga cronometro per guadagnare sugli avversari. Non è stata una sorpresa per me trovarmi Contador dietro».

Sei un corridore esperto e capisci come stanno gli altri. È possibile battere Contador oppure Alberto ormai è favoritissimo?

«È un grande professionista, quando ha la maglia non la lascia più, ha sempre fatto così: all’inizio dei grandi Tour parte a tutta, poi quando ha la maglia si mette sulla difensiva. In questo momento è lui il più forte, la squadra è molto attenta, i compagni sono tutti per lui e vedo che Kreuziger pedala molto bene. Certo, è ancora lunga, ma sarà difficile batterlo».

Credi che l’accoppiata con il Tour sia possibile?

«Penso di sì, se risparmia un po’ di energie».

Cosa succede in questa seconda metà del Giro?

«La crono è molto lunga e complicata, è facile sulla prima parte e difficile alla fine. Dunque, non è solo per specialisti, ma per corridori completi. Uran è il favorito sulla carta, ma è caduto e non so come stia. Il Mortirolo? Sinceramente non saprei, vivo tappa per tappa».

Diego Barbera

Nell'allegato potete ascoltare la conferenza stampa del belga

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