FSA E VISION, scelte vincenti

COMPONENTISTICA | 06/05/2015 | 13:34
Una semplice istantanea, uno scatto e quei particolari che saltano subito all’occhio. Kwiatokowsky e Rui Costa (gli ultimi due campioni del mondo, non due a caso!) sulla linea del traguardo dell’Amstel Gold Race entrambi con i più evoluti manubri di FSA e Vision.
Il vincitore con manubrio FSA K-wing e il portacolori del team Lampre Merida con il Vision Metron4D, divisi come in migliori arrivi da pochissima distanza.
Il mondo dei professionisti è sempre il miglior campo per testare le novità e non mi stupisce che “pedalatori seriali” come loro, da 5-6 ore di bici al giorno abbiano scelto curve simili. L’ergonomia di questi due manubri abbraccia concetti molto simili e tutti e due hanno un carattere veramente unico nel panorama ciclistico.
Il Metron4D di Vision, che ho avuto l’opportunità di testare a lungo, grazie alla sua forma innovativa con 10°di front step (avanzamento) permette una presa molto comoda che rispetta il corretto allineamento del polso, oltre ad offrire un rapporto peso-resistenza pazzesco. Quello che vi scrivo lo ho provato sulla mia pelle, la conformazione di questo manubrio mi ha permesso di mantenere una posizione più congeniale delle braccia, tutto a vantaggio della comodità di marcia.
In tutte e due le scelte, sia per il K-wing che per il Metron4D la componente aerodinamica è stata portata al massimo della sua efficienza, dote che non può più essere tralasciata nel professionismo dove la gara si vince anche per pochi watts.
Entrambi i manubri hanno un taglio alare per offrire la maggior superficie possibile sulla presa alta, mentre il drop cambia leggermente inclinazione verso l’esterno con un off set di 5mm per migliorare il posizionamento delle leve del cambio che ultimamente puntano molto verso l’esterno.
Tutte e due le curve possono ospitare i cavi all’interno, discorso che assume ancora più importanza con i cambi elettromeccanici. Le due curve, puntando al massimo comfort, hanno una conformazione superiore anatomica per facilitare la presa alta nella zona delle leve.
Provate a guardare bene questa foto, le spalle del campione del mondo sembrano decisamente più larghe del manubrio utilizzato, ciò non è un caso o un banale errore di misurazione, è una forma di ricerca di ulteriore aerodinamicità.
Ergonomicità e aerodinamicità si sposano su questi due elementi, raggiungendo un equilibrio incredibile.
La parte estetica di queste due curve è curata alla perfezione, come del resto accade con tutti i prodotti di queste aziende.
Come al solito il mondo dei ciclisti amatoriali segue le usanze e le abitudini dei professionisti, quindi non mi meraviglierò di vedere a breve sempre più Vision Metron4D e FSA K-wing montati sulle bici alle Granfondo.

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Giorgio Perugini
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