| 17/09/2004 | 00:00 ''A Verona conto di difendere al meglio la mia maglia iridata: io e Freire saremo le punte di una Spagna solida'': dopo il ritiro dalla Vuelta, il campione del mondo Igor Astarloa (nella foto con patron Galbusera) e' subito approdato al 62/o Salone del Ciclismo nell'ultima apparizione in pubblico prima del ritiro in Calabria finalizzato al mondiale del prossimo 3 ottobre. ''Mi trasferisco da stasera dalle parti di Vibo Valentia per rifinire gli allenamenti in chiave-Verona - ha proseguito Astarloa, leader della Lampre - La mia preparazione non ha subito contraccolpi e mi sento in linea coi programmi di avvicinamento al mondiale. Il ritiro dalla Vuelta era programmato: le prossime tappe non presentano terreno adatto a me ma sono da velocisti, scalatori puri e cronomen. E poi io non sono un uomo da gare a tappe di tre settimane''. A poco meno di un mese dalla conclusione di una stagione costellata di difficolta' - cambio di squadra dalla Cofidis alla Lampre in aprile e caduta decisiva nei primi chilometri alle Olimpiadi - il corridore basco non vuole sentire parlare di maledizione della maglia iridata: ''La maledizione semmai e' non diventare campione del mondo in carriera. Rispetto a un anno fa la mia popolarita' e' cresciuta specialmente in Italia dove vivo da tampo ma le distrazioni sono tante. Per Verona faremo un' attenta riunione con il nostro tecnico Antequera: avendo gia' vinto cinque anni fa sullo stesso circuito anche se ora e' reso piu' duro, Freire avra' un grado maggiore nelle gerarchie della nazionale. Anche Valverde, malgrado la recente caduta alla Vuelta pedala bene per cui potremo schierare tre punte''. Sugli avversari Astarloa non ha dubbi: '' Oltre a Bettini e Rebellin ci sara' l'australiano O'Grady da curare con attenzione''. Il futuro agonistico dell'iridato in carica potrebbe anche presentare novita' nella prossima stagione: ''In Lampre ho trovato un ambiente valido pero' rimane l'incognita dell' ammissione al circuito Pro Tour che dal 2005 racchiudera' le corse piu' importanti. Il contratto mi consente di svincolarmi dalla formazione lombarda qualora non venisse ammessa nel ranking UCI ma e' un'eventualita' che per ora non voglio considerare''.
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