BANDIERA. «Il Fiandre vale un mondiale»

PROFESSIONISTI | 03/04/2015 | 07:43
«Quando gli organizzatori del Giro delle Fiandre hanno ufficializzato che la Androni avrebbe avu­to la wild card, ho fatto un salto di gioia. Perché per me quella è la corsa più bella di tutte, da sola vale un mondiale».
L’innamorato del Belgio è Marco Bandiera, clas­se 1984, alla nona stagione tra i professionisti, la seconda in maglia Androni Sidermec.

«Ho conosciuto il fascino delle corse belghe al primo anno nella massima categoria, correvo nella Lampre e sono andato a correre le classiche con Alessandro Ballan. È stato lui a spiegarmi quanto sono importanti, a introdurmi in questo mondo, a farmi scoprire i segreti di quelle corse. Esserci sarà un grande onore, cercherò di lasciare una traccia».

Quali saranno i tuoi altri obiettivi di stagione?
«Su tutti, il Giro d’Italia. È la corsa più im­por­tante per il nostro team e per noi corridori italiani. Vi do sin d’ora appuntamento per le fughe: l’anno scorso ho vinto la classifica dei traguardi volanti, quest’anno vedrò di inventarmi qualcosa di nuovo. Ma di sicuro sia io che tutta la Androni saremo protagonisti».

A proposito, come ti trovi in casa Androni, tu che che hai corso sempre in grandi squadroni?
«Mi trovo molto bene e mi piace molto il clima familiare che si respira qui e che per ovvi motivi è difficile da trovare in una formazione di WorldTour. Ma ambiente familiare non significa approssimazione o mancanza di professionalità, anzi in questo settore siamo davvero al top. Rispetto a quando ho esordito tra i professionisti, e non parliamo dei tempi eroici del ciclismo ma appena di qualche anno fa, sono cambiate molte cose, c’è un’attenzione sempre crescente nella cura dei particolari, in particolare sotto l’aspetto fisico, alimentare e nella preparazione. E so­no aumentati anche i sacrifici: tra corse e ritiri il tempo che si trascorre a casa diventa sempre meno. E per resistere è necessario ave­re al proprio fianco una donna capace di darti equilibrio e di adeguarsi a questi ritmi: per fortuna io ho Ilenia e sono felice».

Dopo un anno difficile, hai fatto un bilancio della tua carriera?
«Partiamo dal 2014 e dal fatto che io per primo mi dico che avrei potuto fare di più ma guai fisici, in particolare al ginocchio, e le vicende dell’inchiesta di Mantova mi han­no impedito di riuscire a dare il massimo. La mia carriera? Diciamo che penso di essere a metà strada: in questo momento mi vedo in sella per altre otto stagioni. E nella seconda parte diciamo che mi piacerebbe vincere un po’: quello “0” alla voce vittorie comincia a darmi un po’ fastidio».

Paolo Broggi, da tuttoBICI di marzo
Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Grande prestazione dell'azzurra Linda Rapporti nell'inseguimento individuale donne juniores. La vicentina del Breganze Millenium approda alla finale dove si arrende alla fortissima Dam Ida Fialla (terzo titolo per la danese) che stabilisce anche il nuovo record del mondo in 3:31.442....


Tadej POGACAR. 10 e lode. Sublime e maestoso, come il paesaggio che lo accoglie. Non è Tadej a conquistare Hautacam, ma è questa vetta pirenaica ad inchinarsi al cospetto di un talento per il quale fatichiamo a trovare le...


Il dito sale dritto verso il cielo e porta un messaggio che non ha bisogno di spiegazioni: la vittoria è per Samuele Privitera, il ragazzo ligure che ha perso la vita ieri al Giro della Valle d'Aosta. «È la prima...


Un'impresa per la vittoria, l'ennesima. Una batosta agli avversari, l'ennesima. La prima tappa pirenaica del Tour, quella con le prime salite vere, ha emesso un verdetto importante: Tadej Pogacar è il padrone del Tour. Gestione perfetta della corsa, da parte...


Come da previsioni è stata una volata a ranghi compatti a decidere la Jabbeke / Knokke-Heist, prima tappa in linea del Baloise Ladies Tour. Il successo è andato a Charlotte Kool, 26enne del Team Picnic PostNL, che pilotata da Franziska Koch...


Testimone oculare dell'incidente che è costato la vita a Samuele Privitera è Lorenzo Masciarelli, corridore abruzzese della MBH Bank Ballan CSB. Ecco il suo racconto: «Eravamo a 30 km dall'arrivo quando stavamo scendendo da Pontey. Privitera era sulla sinistra e...


Un nuovo comunicato emesso dagli organizzatori del Giro della Valle d'Aosta illustra le richieste che i direttori sportivi presenti alla corsa hanno avanzato, tutte accettate dal comitato organizzatore. I primi 40 km della tappa di venerdì, la Pré Saint Didier-Colle...


Un dissuasore di velocità con tanto di strisce pedonali sopra. Da un lato un piazzale e giardinetti. Dall’altro due villette che si affacciano sulla valle della Dora Baltea, separate da una piazzola dove si fermano i bus. Solide cancellate dividono...


Il 14 luglio scorso è ricorso il 60° anniversario della leggendaria vittoria di Felice Gimondi al Tour de France 1965. Per celebrare questa ricorrenza, Giuseppe Manenti – direttore organizzativo della BGY Airport Granfondo – ha donato al Comune di...


Richard Virenque è stato per decenni il volto più riconoscibile del ciclismo francese. Idolatrato dal pubblico, temuto in montagna, adorato dai media e preso di mira dai tribunali. Secondo al Tour de France del 1997, sette maglie a pois, sette...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024