Valverde ci crede: «So di poter vincere la Vuelta»

| 25/08/2006 | 00:00
«Credo sia giunto il momento di fare qualcosa di grande in una corsa di tre settimane. Sento già la voglia di vestirmi d'oro nella Vuelta. Penso di poterla vincere». Alejandro Valverde non si nasconde e non usa giri di parole. L'eroe di Freccia Vallone e Liegi-Bastogne-Liegi domani prenderà il via nella cronosquadre che aprirà la 61a edizione del Giro di Spagna con l'obiettivo di arrivare a Madrid da leader per coronare una stagione trionfale in primavera e sfortunata d'estate, vista la frattura di una clavicola rimediata cadendo all'inizio del Tour de France. «Da quell'infortunio ho gia' recuperato - ha spiegato lo spagnolo della Caisse d'Epargne al quotidiano sportivo Marca - ma in alcuni momenti ho qualche incertezza perché non so come puo' rispondere la clavicola. Dopo qualche giorno di competizione saprò se il problema sarà risolto». La condizione fisica, nonostante una preparazione alla Vuelta effettuata con appena due gare, alla vigilia del via di Malaga sembra soddisfacente: «Le sensazioni sono buone - ha chiarito Valverde - sono un ciclista che necessita di molti giorni di gara per arrivare al top». La mappa della Vuelta, però, imporrà al capitano della Caisse d'Epargne di entrare rapidamente in condizione, visto che già la quinta tappa porterà il gruppo su salite durissime. Valverde, ovviamente, sa a cosa va incontro: «Nei primi 9 giorni definiremo la lotta per il podio - ha detto - la prima settimana è molto dispendiosa». Chiari anche gli identikit dei principali avversari per il gradino più alto del podio di Madrid: «Su tutti ci sono Sastre e Menchov - ha proseguito l'asso spagnolo - ma non possiamo dimenticarci dei kazaki della Astana, Vinokourov e Kashechkin, o del giovane americano della Discovery, Tom Danielson». Interrogato sul finale amaro del Tour de France, caratterizzato dalla positività al testosterone del vincitore, lo statunitense Floyd Landis, Valverde è stato chiaro: «La gente era tornata a credere in questo sport' - ha detto Valverde riferendosi all'appassionante finale alpino della Grande Boucle - ma alla fine c'è stata questa doccia fredda. Io però ho l'impressione che ci si sia stancati di parlare di doping, quello che si vuole è lo spettacolo e al Tour c'è stato. Il doping passa in secondo pieno se la gente si diverte». Possibile un ciclismo pulito? Valverde conclude senza peli sulla lingua o difese di categoria: «Il ciclismo è sempre stato così, il doping esisteva ed esisterà come in tutti gli altri sport. Dipende dai singoli, si puo' prendere quella strada oppure no. Ci sono delle regole e bisogna rispettarle e se uno non le rispetta è un problema suo».
Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
«Oggi non c’è da dare zampate a nessuno». Re Leone non è che mi stai diventando troppo mansueto? «Ma no risponde – risponde Mario Cipollini – la tappa è andata via come da copione: fuga, squadre dei velocisti che...


Ho sentito gente, alla partenza, dire cose così: “Magari, oggi, sul Capo Mele, gli si chiude di nuovo la vena e...”. Lo chiamerei effetto Pogacar. Il Giro ha speso bene i suoi soldi per ingaggiarlo. Un investimento perfetto, che come...


Dopo l’attacco a sorpresa di Filippo Ganna, la vittoria non era del tutto scontata, ma Jonathan Milan è stato il più potente di tutti e, dopo il secondo posto di ieri alle spalle di Merlier, oggi la vittoria è andata...


All'uscita di Laigueglia, appena ha visto la strada alzarsi verso Capo Mele, Filippo Ganna è scattato in testa al gruppo, seduto, potente. Una progressione poderosa, un allungo deciso e poi via a tutta, in posizione da cronomen per tutta la...


Ed ecco il gigante di Buja! Jonathan Milan si prende la rivincita, esalta il lavoro della sua Lidl Trek e anticipa Groves,   Bauhaus, Kooij,  Merlier e Ballerini sul traguardo della quarta tappa del giro d'Italia, la Acqui Terme-Andora di 190...


Continua la caccia a difetti e punti deboli di Tadej Pogacar: alla partenza di Acqui Terme c’è chi ha visto lo sloveno rosa sbadigliare senza mettersi la mano davanti alla bocca. Curiosità per le sale stampa del Giro: in quella...


Il Giro d'Italia di Biniam Girmay è finito ad una sessantina chilometri dal traguardo di Andora, nella lunga discesa che portava a Savona. L'eritreo della Intermarché Wanty è stato coinvolto prima in una caduta che ha visto finire a terra...


A distanza di oltre un mese dal grave incidente subito nella quarta tappa dell'Itzulia Basque Country - era il 4 di aprile -, Jonas Vingegaard è tornato in sella e ha potuto effettuare il suo primo allenamento all'aperto. Occasione celebrata...


È già diventata un'abitudine: tutti attorno al pullman della UAE Emirates, tutti in attesa della maglia rosa, tutti ad applaudire Tadej Pogacar. Che risponde sempre al saluto con il sorriso che abbiamo imparato a conoscere...


Fiocco azzurro in casa Cavazzuti: questa mattina è nato Enrico, secondogenito di Matteo, attuale Head of Marketing di KTM SportMotorcyclie Italia e volto noto nella carovana del ciclismo soprattutto per la sua militanza in Astana come responsabile della comunicazione, e...


TBRADIO

-

00:00
00:00
VIDEO





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi