BOTRE'. Ridurre il numero di chi sfugge ai controlli
DOPING | 28/01/2015 | 07:11 "Ridurre il rischio di risultati
falso-negativi, mantenendo a zero il rischio di risultati
falso-positivi". Questo lo scopo dell'attività di ricerca dei
laboratori antidoping, in particolare del Laboratorio della
Federazione medico sportiva italiana di Roma diretto dal Prof.
Francesco Botrè: minimizzare il numero di quanti sfuggono ai
controlli, ma sempre evitando che chi non si dopa possa
rischiare di essere accusato ingiustamente. Botrè ha spiegato
che l'attività di ricerca del laboratorio dell'Acqua Acetosa è
supportata per circa il 50% dalla Commissione di vigilanza sul
doping (il restante 50% dei finanziamenti provengono da enti
esteri, fra cui la stessa Wada). La CVD a tutt'oggi ha infatti
finanziato 9 dei 18 progetti sviluppati dal laboratorio. Botrè
ha illustrato i risultati più significativi raggiunti dal
laboratorio romano, non solo in termini numerici (la positività
media annuale del laboratorio italiano è regolarmente più alta
della media mondiale), ma sottolineando i risultati raggiunti
grazie ai finanziamenti erogati dalla CVD nello studio di nuove
potenziali forme di doping, nell'identificazione di nuove
strategie mascheranti e, in generale, nel miglioramento
dell'efficacia delle strategie di lotta al doping basate sulle
analisi di laboratorio. (ANSA).
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