VERONA vs PADOVA, sfida fratricida

FIERA | 19/01/2015 | 11:30
Verona parte in crociata contro Padova: Cosmo Bike sfida Expobici, la novità scaligera contro la certezza patavina che è diventata la fiera numero uno in Italia per il sttore bicicletta. Due eventi in calendario a pochi giorni di distanza, due poli fieristiuci in lotta a 80 chilometri l’uno dall’altro.
Venerdì la presentazione dell’evento padovano, preceduto di poche ore dai primi comunicati stampa dell’evento veronese.
Il Gazzettino ha dato voce a Ferruccio Macola, 72 anni, imprenditore, dal 1996 presidente di Padovafiere che dal 2005 è espressione del gruppo francese Gl Events. Un’intervista che vi proponiamo.

 Come giudica l'interesse di Verona sulle bici?
«Fare una fiera parallela a pochi giorni di distanza è sleale, per di più allettando grossi gruppi industriali con offerte scorrette per riempire i padiglioni».

Ma è la concorrenza...
«Riello dice che ha trovato la manifestazione per la strada. No, ha trovato una persona competente. Ma la fiera è nata da un'idea di Padova, qui c'è la sua storia e qui rimarrà».

Però a Verona replicano...
«Sì e non capiscono che sarà una perdita di valore per tutti. Dovremmo fare sinergia e invece ci combattiamo, manca la regia».

La sua ricetta?
«Non si tratta più di vendere il prodotto, ma il territorio. Se ci dividiamo perdiamo tutti perché é questa ormai la fidelizzazione che conta».

Ma le fiere vivono di incassi...
«Giusto. Io non vado a rompere le scatole a Verona sui cavalli o sul vino, loro non vengono a romperle qui sulle Auto d'epoca e le bici».

Sarà che il nemico bisogna finirlo. E voi avete un bilancio in rosso...
«Sì abbiamo un privato che ogni anno tira fuori 2 milioni di affitto per il quartiere fieristico e ripiana le perdite di tasca sua. Non accade nelle fiere pubbliche».

Chi vincerà la guerra delle bici?
«Sarà un bagno di sangue, ci rimetteremo tutti. Questa è una sciocchezza, una miopia imprenditoriale».
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