LUTTO | 12/01/2015 | 19:07
E' morto a causa di una malattia che non lo ha perdonato. E' morto
nel fiore degli anni, lui che era una speranza del ciclismo e che
correva già da tempo in Toscana. Younes Fatmi, non ancora diciottenne, portacolori della squadra ciclistica New Project Team di Fucecchio,
è morto per una forma leucemica nella giornata di oggi, lunedì 12
gennaio all'ospedale di Cisanello. A ucciderlo sarebbe stata una
leucemia fulminante. Ma i familiari dicono: "Perdeva sangue da
un'orecchio. Lo abbiamo portato all'ospedale Lotti di Pontedera ma lì ci
hanno detto che aveva soltanto un'otite". Nella serata di venerdì 9
febbraio le condizioni del ragazzo si sono aggravate. Ha avuto un malore
e c'è stata la corsa disperata all'ospedale di Cisanello. I primi
sintomi il giovane li aveva avuti la scorsa settimana, quando era appena
iniziato il ritiro della sua squadra ciclistica. Fino a quel momento le
sue condizioni di salute erano ottime. Era molto conosciuto nell'ambito
del ciclismo giovanile e si era messo in luce in diverse gare. Di
origini marocchine, il giovanissimo abitava a Cenaia, in provincia di
Pisa e aveva corso l'ultima stagione nella categoria Juniores. Grande il cordoglio da parte di tutto l'ambiente sportivo di Fucecchio e di tutta la Toscana.
LA RISPOSTA DELL'ASL - Sulla vicenda risponde l'ospedale di Pontedera: "La Asl 5 fa presente che è vicina alla famiglia di Younes Fatmi per
la terribile disgrazia che li ha colpiti. Nel merito a quanto si
afferma nell’articolo, la ASL 5 fa presente che il giovane si è
presentato in pronto soccorso già in trattamento antibiotico per
un’otite, diagnosi confermata subito dal medico di pronto soccorso e,
successivamente, dalla visita otorino. E’ bene precisare che il ragazzo
non presentava alcun segnale clinico che potesse indurre i sanitari ad
effettuare ulteriori accertamenti diagnostici, infatti
tutti i protocolli, in caso di assenza di febbre o di altri sintomi
particolari, non prevedono esami ematici. Siamo convinti, affermano
dalla direzione aziendale, che i medici del pronto soccorso del Lotti
abbiamo agito correttamente e ricordiamo che l’iter diagnostico
terapeutico è totalmente tracciabile, purtroppo, il ragazzo è stato
colpito da un evento imprevedibile la cui origine solamente l’autopsia
potrà chiarire.
da La Nazione
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condoglianze a tutta la famiglia