Giro 2007: l'ultima tappa sarà una crono da Bardolino a Verona

| 29/07/2006 | 00:00
L'indiscrezione circolava già da qualche mese, adesso c'è qualcosa di più. Il Giro d'Italia 2007 non si concluderà a Milano, ma tornerà nella Verona che nel 1984 incoronò Francesco Moser al termine di una lunga lotta a cronometro con laureent Fignon. A scriverlo è L'Arene, il quotidiano di Verona, e noi vi proponiamo l'articolo del collega Sandro Benedetti. Una cronometro finale con partenza da Bardolino e arrivo a Verona, proprio davanti all’Arena. L’atto conclusivo, il più spettacolare possibile, del Giro d’Italia 2007. Anche se l’ufficialità verrà data solo ad ottobre, mese fissato per la presentazione del prossimo Giro d’Italia, Verona ha in pugno qualcosa di più di una promessa. Come afferma il responsabile Grandi Eventi Rcs Sport, che organizza il Giro d’Italia, Angelo Zomegnan che ieri era in città, «Verona è in pole position. Ci sono molte città che hanno presentato la loro candidatura, tre sono quelle più affascinanti e concrete, ma Verona è in testa alla lista». Insomma ufficialmente non c’è ancora nulla di decisivo e anche se lo stesso Zomegnan ha definito «interlocutoria» la riunione di ieri, appare come certa la soluzione di terminare il Giro d’Italia 2007 nella nostra città. Una sensazione figlia dei volti con cui si è chiuso il pranzo di lavoro di ieri di Zomegnan alla Trattatoria da Giovanni alla presenza del sindaco Paolo Zanotto, dell’assessore allo Sport Luciano Guerrini, del primo cittadino di Bardolino Pietro Meschi, dell’ex presidente della Federazione ciclistica scaligera Pierluigi Molinaroli, da sempre parte attiva nel progetto Giro a Verona, ma soprattutto un’impressione che nasce dalle rassicuranti parole di Giovanni Rana e Teofilo Sanson, imprenditori di successo e ancora una volta fianco a fianco nel regalare alla città un grande evento sportivo e non solo. «Conosco Zomegnan da 36 anni, lo scorso anno il Giro soprattutto grazie a lui mi ha voluto premiare per i miei 40 anni nel ciclismo, non posso pensare che si possa rimangiare la promessa che mi fece quel giorno di portare il Giro a Verona. Se non lo farà lo riempio di pugni»: una minaccia che Sanson accompagna con un forte abbraccio proprio a Zomegnan. L’ex vicedirettore della Gazzetta dello Sport abbozza un sorriso, cerca di mantenere un profilo basso, ma si intuisce come la decisione sia stata presa. «Verona e il ciclismo hanno un feeling unico. Questa è una grande terra per questo sport. Chi farà la scelta finale non può dimenticarlo». Anche perchè Verona è sinonimo «di bellezze uniche come i Mondiali hanno evidenziato», conferma Rana, mentre lo stesso sindaco di Bardolino non può che ribadire come «il lago di Garda e Verona abbiamo mostrato il loro volto più bello nei giorni dei Mondiali. Questo binomio ha affascinato tutti, siamo pronti a ripresentarlo se ci sarà data l’occasione». Eccolo qui il patto che potrebbe far pendere la bilancia ancora una volta verso Verona. Una location d’arrivo straordinaria, una delle piazze più belle d’Italia, per una cronometro che vedrebbe un’altra località incantevole come Bardolino salutare la carovana rosa alla partenza. Un legame che ha reso unici i Mondiali del 2004 e che ora si cerca di riproporre «non solo per una passerella finale - commenta ancora Zomegnan - ma per qualcosa di concreto, per una tappa vera, magari decisiva». Ma Zomegnan alza il tiro, la sua volontà non è solo quella di dare al Giro d’Italia un atto finale di incomparabile bellezza, sia da un punto di vista sportivo che dello spettacolo. L’idea è ancora più ambiziosa. «Quanti tesserati ci sono a Verona? Poco più di tremila. E amatori? Altri settemila. Senza considerare gli iscritti ad altri enti di promozione. E allora penso ad alta voce come sarebbe bello organizzare una sorta di pedalata rosa, magari con arrivo nel cuore di Verona, all’interno dell’Arena». Una manifestazione in grado di coinvolgere migliaia di appassionati che si sposerebbe perfettamente anche con l’opera Romeo e Giuletta di Riccardo Cocciante in fase di allestimento in quei giorni in Arena. Uno spettacolo che a prima vista poteva rappresentare un ostacolo al Giro d’Italia «ma che invece potrebbe fare da volano al Giro - riprende Zomegnan - o meglio il Giro potrebbe farlo a Romeo e Giuletta». La cultura che sposa lo sport. Un messaggio recepito dal sindaco Zanotto «pronto come amministrazione a fare tutto ciò che sarà possibile per permettere ad un grande evento sportivo e popolare come il Giro d’Italia di avere la sua conclusione a Verona. Sarebbe importante anche come ritorno d’immagine per la nostra città. Abbiamo visto i Mondiali che cosa hanno significato per Verona. Abbiamo una città meravigliosa, un lago di Garda unico. Il ciclismo qui trova una cornice che pochi altri possono offrire. Per questo siamo molto fiduciosi che nel 2007 sia proprio la nostra città a salutare l’atto conclusivo del Giro d’Italia». Sandro Benedetti
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