Tour: la tappa più lunga va al tedesco Voigt. Quarto Quinziato

| 15/07/2006 | 00:00
Il gran caldo, la lunghezza della tappa, i segni lasciati nei muscoli dalle prime salite del Tour: miscelate questi ingredienti ed otterrete una tappa caratterizzata da una fuga lunghissima, nata al ventesimo dei 231 chilometri in programma. Il francese Sylvain Chavanel (Cofidis),l’ucraino Andrei Grivko (Milram), o spagnolo Oscar Pereiro (Caisse d’Epargne Ille Balears), il bolzanino Manuel Quinziato (Liquigas) e il tedesco Jens Voigt (CSC) hanno subito fatto il vuoto, mentre dietro il gruppo ha lasciato fare, proseguendo per tutta la giornata ad andatura regolare. I cinque fuggitivi sono andati d’accordo fino a 25 chilometri dal traguardo, quando è scattato Grivko in salita ma il giovane ucraino, sul contrattacco degli avversari, ha ceduto clamorosamente. Dopo di lui ha provato senza fortuna Chavanel, poi ha quattro chilometri dal traguardo Jens Voigt è partito come una moto, trascinando con sé Pereiro, mentre Chavanel e Quinziato non sono riusciti a chiudere il buco. È stato così l’esperto tedesco Voigt a vincere la tappa a Montelimar con Pereiro secondo e Quinziato quarto dietro a Chavanel con 40 secondi di ritardo. Deluso, ovviamente, il bolzanino Quinziato: «Stavo bene, ho forse peccato per troppa sicurezza nel finale. Peccato, però, perché una vittoria noi della Liquigas ce la meritavamo. Nel finale Chavanel ha fatto il buco, ci siamo guardati un attimo e non siamo riusciti più a recuperare. Probabilmente stavo meglio di lui, se me ne fossi reso conto prima avrei potuto correre diversamente». Il gruppo è arrivato a Montelimar con un ritardo di 29 minuti e 58”. Oscar Pereiro Sio, galiziano della Caisse d’Epargne - innamorato della bici visto che ha iniziato con il bmx a otto anni, è stato campione galiziano della mountain bike e due volte campione spagnolo del ciclocross - è la nuova maglia gialla del Tour de France.
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