DOPING | 10/10/2014 | 20:17 L'Astana Pro Team si rammarica per le recenti positività di Valentin e Maxim Iglinskiy e sottolinea come questi eventi abbiano portato alla nascita di preoccupazioni per l'efficacia delle misure interne adottate dal team con l'obiettivo di assicurarsi che i corridori non assumano sostanze proibite o facciano ricorso a metodi illeciti. Astana Pro Team è profondamente deluso da quanto accaduto e ribadisce la propria politica di tolleranza zero nei confronti di tutti gli episodi di doping e di attività non etiche.
Astana Pro Team conferma una volta di più la sua volontà di affrontare questi problemi a testa alta. A questo proposito Astana Pro Team si è auto-sospeso per un periodo di 8 giorni in conformità con gli obblighi assunti con l'adesione al MPCC (Mouvement Pour un Cyclisme Credible) nel 2013.
Con questa decisione, Astana Pro Team sa di aver violato gli obblighi tecnici della UCI e per questo si aspetta di ricevere una sanzione. Nel frattempo Astana Pro Team ha promosso un'indagine interna, e desidera rassicurare l'UCI e tutto l'ambiente del ciclismo in generale che i risultati preliminari dimostrano che gli episodi sono di natura isolata, e che nessun altro membro della Astana Pro Team ha avuto un qualsiasi ruolo in questi accadimenti.
Astana Pro Team approfondirà gli accertamenti nelle settimane seguenti e applicherà una revisione della propria politica anti-doping per renderla ancor più rigorosa e per capire se misure ancora più restrittive possano essere applicate a livello giuridico.
Il generale manager del team ha fornito all'UCI una copia delle disposizioni anti-doping adottate dal team e informato la stessa UCI delle misure adottate immediatamente per ribadire ai corridori e al personale gli obblighi previsti.
Astana Pro Team non vede l'ora di incontrare l'UCI per affrontare in maniera tutte le domande che possono essere poste a riguardo.
Per sottolineare ulteriormente il suo costante impegno a favore di uno sport pulito, Astana Pro Team ha invitato Valentin e Maxim Iglinskiy a contattare il CIRC (Commissione Indipendente di Riforma) e si impegna ad attuare le raccomandazioni contenute nella relazione del CIRC per applicare con sempre maggior successo il proprio regolamento interno antidoping.
Ma come può un team con il budget che hanno loro non accorgersi delle variazioni analitiche dei propri atleti?
Come può un team così pentito calcorare ad orologeria i tempi della rinuncia alle contro-analisi in modo da correre le gare che gli piacciono ed evitare quelle che non gli aggradano?
Ma è possibile che debbano prendere in giro il mondo intero con questi comunicati degni della peggiore epoca comunista?
UCI fai vedere che ci sei!!!
11 ottobre 2014 11:47Marcy
ASTANA BRAVI NEL RACCONTARE BARZELLETTE NUMERI UNO
Bastiano
11 ottobre 2014 11:59scheriffo
Hai perfettamente ragione, molta ipocrisia da parte del team, ricordati che i fratelli Iglinskiy sono pupilli del manager, pur avendo un controllo interno, non controllano abbastanza, e gli € fanno molto.
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