PROFESSIONISTI | 02/10/2014 | 08:35 È arrivato secondo sul traguardo della Milano-Torino, ma ha tagliato il traguardo con un sorriso grande così. Finalmente felice, Rinaldo Nocentini, finalmente competitivo. «Grande corsa, ho cercato fino all'ultimo di tenere la ruota di Giampaolo Caruso ma lui aveva qualcosa in più di me. Sono contento per lui, che è un amico, ma sono contento soprattutto per me, perché finalmente sto trovando la condizione».
Sei alla fine di un anno travagliato. «La caduta al Giro dei Paesi Baschi ha creato problemi enormi. Non
si è trattato solo della rottura della scapola, ma di una situazione
interna molto più delicata in quanto cadendo mi sono frantumato varie parti
della spalla. Hanno dovuto mettermi quattro viti per risistemare il tutto. E la ripresa è stata lenta e difficile».
Ti aspettavi di più dalla Vuelta? «Sicuramente sì, ma a ben pensarci non potevo pretendere di più. È stata una corsa strana: ad un giorno in cui mi sentivo bene, ne seguivano altri tre o quattro in cui facevo una fatica incredibile. Ora però le cose vanno meglio».
Ci regalerai una sorpresa al Lombardia? «La Milano-Torino ha detto che sto bene, sono in condizione e voglio correre da protagonista Il Lombardia e il Giro di Pechino».
Ed il prossimo anno? «Ho rinnovato il contratto con la AG2r La Mondiale per il 2015, sarà la mia nona stagione in questa squadra. Alla mia età non si possono fare programmi troppo a lunga gittata, vedremo come va. Squadra e sponsor hanno rinnovato il loro accordo fino al 2018, io per ora mi accontento di anno, poi saranno fisico e testa a dirmi cosa fare».
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