LE PAGELLE DI STAGI. Rivediamo Degenkolb, e vediamo Pozzato

I VOTI DEL DIRETTORE | 10/09/2014 | 18:58
di Pier Augusto Stagi

È una questione di punti di vista, di valutazioni che ci possono stare o meno, ma ancora una volta non siamo d’accordo con la giuria che ha deciso il più combattivo di giornata. Il riconoscimento è andato a Bob Jungels, il giovane e talentuoso ragazzo lussemburghese di casa Trek che ha stoffa da vendere e che oggi anche lui è stato tra i grandi protagonisti. Ma nel finale, quando ormai il gruppo era in rimonta e al comando era rimasto proprio Bob assieme a Dennis e al nostro Favilli, quello che fino allo stremo, fino a 500 metri dal traguardo, ci ha creduto è stato proprio il ragazzo della Lampre-Merida. Jungels si rialza, Dennis e Favilli ci provano. Tirata del corridore della BMC e poi di Elia, che ci ha provato con una forza e una veemenza che avrebbe meritato un riconoscimento. Se non è stato lui il più combattivo, chi doveva esserlo? Vabbé, un riconoscimento molto virtuale glielo do io: VOTO 8.

John DEGENKOLB. 10. Cinque successi alla Vuelta nel 2012, quattro quest’anno: proprio un bel bottino. Vince bene, con grande sicurezza, autorità e forza. È il migliore.

Michael MATTAHEWS. 7. Lotta fino alla fine non per la vittoria, ma per il secondo posto. Con Cancellara tra i piedi non è per niente facile, ma ha la meglio.

Fabian CANCELLARA. 7. Si butta nella mischia dopo una tappa tutt’altro che facile e scontata. Dà l’impressione di potersi giocare il secondo posto, che perde per il colpo di reni dell’australiano.

Roberto FERRARI. 6,5. Un quinto posto, più che onorevole per uno che è in possesso di grande colpo d’occhio e buona gamba.

Filippo POZZATO. 6. Finalmente si fa vedere. Ad oggi non era entrato in una sola fuga, non aveva tirato una sola volata a Ferrari, ma oggi perlomeno si butta nella mischia, prova a prendere un po’ di vento in faccia. Non è molto, ma è già qualcosa.

Damiano CARUSO. 7. È un regolarista, e anche in volata vuol far vedere di essere sempre lì, nel vivo della corsa. Anche allo sprint piazzato: 9°.

Philippe GILBERT. 6. Non è proprio un suo arrivo, ma prova a buttarsi. Ci crede poco perde l’attimo, arriva 11°, ma si vede che il 32 enne belga scalpita.

Tom BOONEN. 5. Oggi poteva essere della partita, visto che c’era da lottare, limare, trenare come dannati. Perde l’attimo. Non riesce a fare la volata.

Andrea GUARDINI. 5,5. Se guardiamo il bicchiere mezzo vuoto dobbiamo dire che non arriva a fare la volata, e per un velocista non è bello. Ma se guardiamo il bicchiere mezzo pieno, riconosciamogli che sta per portare a termine una difficile corsa a tappe di tre settimane, e per Andrea non è cosa di poco conto. Deve crescere ancora, e la voglia c’è.
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COMMENTI
Bravo Pozzato
10 settembre 2014 19:23 Piccio
Mai sentito nominare durante la tappa, ma forse si è fatto vedere da qualcuno meritandosi l'onore della cronaca e magari il posto in nazionale.
E gli altri 100 e più ciclisti, quando li votiamo?

POVERO POZZATO
10 settembre 2014 19:37 Marcy
speriamo che tutto quel vento che a preso in faccia non ghi faccia senno come si fa al mondiale sensa di lui...basta smettelela di publicizzarlo.è una cosa vergognosa

Ha messo il naso fuori...
10 settembre 2014 22:50 mdesanctis
Forse semplicemente perché la Lampre gli ha ricordato che lo stanno ancora pagando come un corridore vero.
mdesanctis

Convocazioni per il Mondiale
11 settembre 2014 08:03 The rider
Spero proprio che il nostro CT eviti di convocare Pozzato, è uno SCANDALO!!!
Il bello è che la Lampre lo paga pure....
Pontimau.

Zero!
11 settembre 2014 09:36 Bastiano
Questo è il voto che meriterebbe Pozzato per come prende in giro se stesso e chi lo paga, sapere poi che c'è chi gli da anche una sufficenza, pur di far sapere che esiste, lascia allibiti!

MI AUGURO CHE...
11 settembre 2014 10:54 FrancoPersico
... davvero Pozzato non sia convocato al Mondiale. Non sarebbe meglio uno ZARDINI ad esempio?

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