Quanti amici all'appuntamento di Narnali di Prato!
FESTA | 19/01/2014 | 12:12 E' giunta all'edizione numero 36 l'annuale festa-incontro che raduna molti protagonisti del ciclismo, soprattutto di ieri e magari anche dell'altro ieri, che l'estroverso Enzo Ricciarini organizza con l'abituale accesa passione, tutta toscana (e anche di più, molto di più....), nel salone parrocchiale di Narnali di Prato.
Un copione collaudato, conosciuto ma che esercita sempre un richiamo ed un'attrattiva particolari tali da convogliare al Bici Club personaggi di grande caratura ciclistica con altri protagonisti, magari di minore fama, ma che evocano e impersonano comunque i differenti valori del ciclismo. Protagonisti e comprimari che hanno scritto belle e importanti pagine del nostro sport, di varie epoche, che si ritrovano con spirito di cameratismo e amicizia rievocando episodi, rivendicando meriti, denunciando torti – veri o presunti - subiti, scherzando, ridendo e facendo onore al tradizionale menù, improntato alla sapida tradizione toscana, preparato da volontari . Il tutto praticamente senza troppi discorsi, celebrazioni, orpelli vari, in un'ambientazione spartana, schietta, vera.
I quasi centocinquanta convenuti hanno ascoltato tutti, con i volontari, in rapito silenzio e con affettuosa attenzione, le sempre toccanti parole di un Alfredo Martini che sta ritrovando la forma migliore per l'inizio di stagione, proprio come i corridori. Con accenti che appartengono solo alla grande, fine, sensibilità e umanità dello storico C.T. che, nonostante le premurose esortazioni a rimanere seduto, ha voluto parlare in piedi, diritto come un fuso, Alfredo si è rivolto infine al nuovo C.T. Davide Cassani per manifestargli la sua piena fiducia e l'augurio di tutti per prossime fortune delle maglie azzurre. Cassani ha ringraziato il “suo” C.T. e ha ricordato i predecessori, il compianto Franco Ballerini che era appena passato a trovare al camposanto, e Paolo Bettini. Sergio Neri, prestigiosa firma del ciclismo, ha auspicato che la nazionale azzurra incrementi il suo “appeal” e sia un volano che motivi sempre più tutti, a beneficio dell'intero movimento e rappresenti il vertice dell'interesse anche popolare.
Non ha voluto mancare all'appuntamento Renzo Ulivieri, mister calcistico con grande passione per le due ruote e attuale presidente dell'associazione allenatori così come il pistoiese Luciano Giovannetti, due volte medaglia d'oro del tiro a volo alle Olimpiadi, a Mosca nel 1980 e Los Angeles 1984.
Per titoli e età le citazioni d'apertura sono per Vittorio Adorni e Francesco Moser, presente con i fratelli Aldo e Diego e il conterraneo Gilberto Simoni. A seguire, in ordine sparso, Guido Carlesi apre la fila per i toscani con l'altro “Coppino”, Franco Chioccioli, Franco Bitossi, Bruno Mealli, Marco Giovannetti, Roberto Poggiali, Fabrizio Fabbri, Antonio Salutini, Walter Riccomi, Vilmo Francioni, Carmelo Barone, Vittorio Chiarini, Primo e Massimiliano Mori (padre e figlio), Mauro Vannucchi, Giancarlo Tartoni, Paolo Alberati, Mauro Simonetti e i due “angeli custodi” di Alfredo Martini, Franco Vita e Marco Mordini e altri ancora che ci perdoneranno la mancata citazione.
Fra i corridori ambirebbe essere incluso anche Enzo Ricciarini ma l'aretino di nascita, pratese d'adozione dall'età di dieci anni, buon dilettante nel Bottegone, ha avuto la carriera troncata da un grave incidente stradale.
Altre presenze di rilievo i medici Falai, Mazza, Sperati, Michelagnoli e Manzuoli, l“eroico” Gian Carlo Brocci, Saverio Carmagnini del Giglio d'Oro e Pasquale Morini, imprenditore aretino che vive con passione e aiuta, in molte forme, il ciclismo nella sua terra.
Per i liguri ricordiamo Giuseppe Perletto e Giulio Ricciardi con l'amico Piero Coppi che ligure non è ma è di Castellania e con quel cognome ricorda qualcuno. Walter Martin era in rappresentanza del Piemonte mentre la pattuglia parmigiana-parmense comprendeva, con Adorni, Luciano Armani, il cav. Cavazzini, Emilio Casalini e che l'arrivo al Monte Grappa del Giro d'Italia 2014 riporterà alle luci della ribalta, il sempre possente Ercole Gualazzini e, per ultimo ma non certamente ultimo, Tarcisio Persegona, parmense di Noceto, titolare della Tre Colli, nome da anni presente con costanza e discrezione nel ciclismo che, nel 2014, punterà a raggiungere quota 400 (in cifre e lettere, sì, quattrocento....) ascensioni in bici al Gavia. Ne riparleremo.
A proposito di Armani: a Narnali ha abbracciato Cristiano Taccone, il figlio di Vito, suo rivale in uno dei vari sprint all'arma bianca del Camoscio d'Abruzzo. Era la tappa di Maratea del Giro d'Italia 1965. Quasi cinquant'anni fa. Non è mai troppo tardi però!
Emiliani-romagnoli alla ribalta anche con il cesenate Guido Neri, Renato Laghi, Roberto Conti, Vittorio e Claudio Savini, Alfio Vandi, Glauco Santoni, il C.T. Marino Amadori e Vitaly Kokorine, oramai romagnolo a pieno titolo nonostante la grafia del cognome. Completavano la formazione il giornalista-speaker Bruno Ronchetti con Armando Tosatti “Armanden”, alla cui cortesia si devono queste foto.
La pattuglia lombarda contava su Michele Dancelli, Davide Boifava, Luciano Bracchi e il sempre più imponente Gian Battista Portesi, in arte “Gibì”. Abbiamo sicuramente dimenticato qualcuno al quale chiediamo scusa e diamo appuntamento al prossimo anno, sempre a Narnali. Sperando che Enzo Ricciarini non “faccia la croce”, come minaccia chi non onora, ingiustificato, il suo invito. Minaccia raramente messa in pratica però.
Non è mancato un gesto d'attenzione verso Consuelo Galletti, la vedova di Alessio, il “Gallo” come era soprannominato in gruppo. Bitossi e Ricciarini, oltre a ricordare e augurare che la drammatica e lunga vicenda giunga finalmente a una conclusione in qualche misura risarcitoria per la famiglia, hanno consegnato un tangibile segno di solidarietà frutto di un'iniziativa fra gli ex toscani.
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