PROFESSIONISTI | 09/01/2014 | 17:00 Fabio Aru, sardo di natali ma ormai bergamasco d’adozione (vive a Ponte San Pietro, alle porte di Bergamo), è atteso ad un grande Giro d’Italia, dopo quello che ha dimostrato di saper fare lo scorso anno. Nibali sarà al Tour e toccherà prorpio a Fabio e all’esperto Michele Scarponi il compito di fare classifica per l’Astana.
«Sicuramente Michele sarà il capitano per il Giro, io sarò lì per cercare di aiutarlo al meglio; avrò la possibilità magari di ritagliarmi qualche spazio. Scarponi ha dimostrato in tanti anni di essere un grandissimo corridore e merita tutto l’aiuto possibile del team per il Giro d’Italia».
Guardando il tracciato della corsa rosa, che idea ti sei fatto? Può essere favorevole per te? «Il Giro è duro anche quest’anno, con un percorso sempre abbastanza nervoso. Nel 2013 ho imparato tantissimo da Nibali, quest’anno lo farò da Scarponi, mi fa molto piacere correre accanto ad uno come lui dal quale potrò imparare tanto».
Hai già deciso le tappe di avvicinamento al clou della tua stagione? «Inizierò a Maiorca, poi il Catalogna, il Giro del Trentino prima del Giro d’Italia. Strada facendo ci sarà anche qualche altra corsa in Italia come Camaiore e Strade Bianche».
Avete parlato di una possibile tua presenza alla Vuelta? «Sinceramente non ne abbiamo parlato. Mi farebbe sicuramente piacere provare anche un’esperienza importante come quella spagnola, ma il mio programma per ora si ferma al Giro, vedremo come andrà a finire e poi ci penseremo».
Magari nel bilancio finale della corsa rosa potrebbe esserci anche una bella vittoria di tappa in salita… «Il sogno di ogni corridore è vincere, inutile negare che mi piacerebbe firmare una tappa al Giro. Ma la mia priorità principale è di crescere ancora e di migliorare. Una cosa possiamo dirla: mi farebbe piacere fare meglio dello scorso anno».
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