STORIA | 03/12/2013 | 16:07 Prima di cominciare, una premessa. Venerdì scorso, mentre ero in Sala Operatoria, giù in Piastra, o profittando della mia distanza fisica dal reparto di Chirurgia Vascolare, al 'Monaldi' di Napoli, mi rubano sic et simpliciter il portafoglio dalla giacca, nell'armadietto della stanza medici. Niente soldi, ricchezza è abiura per noi pedalatori (mediamente) onesti e medici del prossimo, ma carte di credito, documenti, patente, carta di identità, codice fiscale, amenità simili ed affini. Comprese il tesserino di iscrizione all'Ordine. Dei Medici e dei Giornalisti. Che malinconia, che noia, che malinconia. Spontaneo detestare Napoli. Città razzista e classista. Dove allo stadio, di norma, una volta fecero 'buuuuuh' al mio idolo Rjikaard, vanno i furbi o i ladri o i padroni. Ok. Denunce denunce denunce. Ma con il portafoglio, ancor più. segretamente, quanti ricordi, quanti ritagli privati conservati andati via... E poi arriva inattesa la telefonata di un tale cortese che informa casa mia di aver trovato, nella pioggia, all'ingresso del 'Monaldi', un tesserino di giornalista, che gli aveva poi consentito di recuperare il mio indirizzo... E che lo avrebbe lasciato, in busta chiusa, nella portineria del suo palazzo. Ok. Gentile. Ma quale la mia sgomenta gioia - il rispetto del destino - nel trovare che fra le pieghe del tesserino erano rimasti intatti - umidi, ma sani - i ritagli, i dettagli, almeno due, non i soldi, che tanto mi erano a cuore. Erano due frammenti di Gazzetta. Il primo, il più prezioso, del '73, la prima tappa di un Giro che segui, con l'autografo indimenticabile di Roger Gilson, un giovane lussemburghese, ROKADO, morto giovane: terzo all'arrivo di Fiuggi, Benevento-Fiuggi, primo Tullio Rossi... Ed il secondo, una breve, con l'annuncio che Karstens e Debosscher, prodi della fantasia o della simpatia, avrebbero partecipato, nonostante l'età ormai avanzata, alla Sei Giorni di Milano del 1980.... Grazie, ri-grazie, ad un tale cortese, che non sa, ed al Rispetto del Destino. Il ritorno del ricordo non ha prezzo. Come il rosa antico. Un soffio al cuore. Napoli, in fondo in fondo, perdonata. Anche, ed è quel che più è importante, da Gilson.
Tù che operi nei nostri cuori e sai che abbiamo il cuore più grande di chi non pedala ti auguro di trovare un cuore ancor più grosso .Cosi potrà pedalare con noi e i nostri ricordi ciclisti.Buon Natale,ti sono vicino Angelo.
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