Una corridora, una boxeur, una rugbista. Una corridora quando il ciclismo, per le donne, era considerato uno scandalo. Una boxeur quando il pugilato, per le donne, era giudicato un’eresia. Una rugbista quando il rugby, per le donne, era pensato innaturale...
Chi ha fatte delle regole come quelle oggi vigenti è responsabile di questo, e delle altre moltissime assurdità oggi vigenti nella normativa UCI.
Quali?:
Continental, registrazione squadre, dilettantismo professionistico, esautorazione delle Federazioni, corsi di abilitazione delle figure professionali operanti nei team.
Il tutto senza alcun specifico mandato, ma in aperta violazione delle norme UCi e legislative dei singoli paesi aderenti.
Ma questi signori che hanno governato il ciclismo mondiale lo sanno che le loro regole per mondializzare il ciclismo in tutti i paesi ha portato lo stesso ciclismo ad un livello bassissimo, in materia di protezione e tutela degli atleti!
Credo proprio di no!