MERITO SPORTIVO. L'Uci si scusa: abbiamo sbagliato

UCI | 02/11/2013 | 09:18
Ieri sera i nostri matematici, ancora in bacino di carenaggio dopo essersi misurati con gli astrusi calcoli relativi alla classifica di merito dell’Uci, sono tornati a sorridere. La dimostrazione di quanto fosse complicato misurarsi in questa prova, è arrivata quando le ombre della notte del 1° novembre erano ormai calate: un’email inviata alle squadre con una semplice spiegazione: «Ci siamo accorti di aver commesso degli errori nel calcolo dei punteggi relativi ad alcune classifiche riservate alle squadre. Ringraziamo l’agenzia Velofutur che ci ha fatto notare l’errore e vi inviamo la classifica corretta».
Se non è un capolavoro, poco ci manca!

I soloni dell’Uci hanno creato una classifica talmente astrusa che i loro stessi esperti non sono riusciti a calcolare con esattezza...
Lasciando a voi lettori le riflessioni più o meno ironiche, noi torniamo a proporvi la classifica che, come potete vedere cliccando QUI, è davvero molto simile a quella che noi avevamo calcolato e vi avevamo proposto.
Vedrete che Garmin e Trek vengono retrocesse rispetto alla prima classifica emanata dall’Uci (clicca QUI) e che la Lampre Merida sale al settimo posto.
Vi proponiamo la classifica delle prime 18 squadre, quelle del ProTour, perché nulla cambia rispetto ai team Professional.

LA CLASSIFICA del 1° NOVEMBRE (salvo ulteriori correzioni...)

1. Omega Pharma Quick Step punti 1.538,8
2. Team Sky punti 1.224,4
3. Movistar punti 1.120,6
4. Team Katusha punti 1.025
5. Astana Pro Team punti 920
6. Cannondale punti 845
7. Lampre Merida punti 772,4
8. Argos Shimano punti 762
9. BMC punti 731,8
10. Team Saxo Bank punti 716
11. Garmin Sharp punti 709,8
12. Belkin punti 708,8
13. Orica GreenEDGE punti 679,4
14. Trek Factorìy punti 668,8
15. Lotto Belisol punti 667,2
16. FDJ.fr punti 647
17. AG2R La Mondiale punti 537,4
18. Europcar punti 370,2
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COMMENTI
ohhh
2 novembre 2013 09:48 mariobresciani
Ma a me sembra sia stata retrocessa solo la Garmin e di riflesso le altre hanno guadagnato una posizione... la Belkin era 12 e tale resta mi sembra che tutta ste chiacchierata sia fumo...

Primo passo verso la trasparenza
2 novembre 2013 11:35 angelofrancini
Non confondiamoci non è l'UCI di Cookson che ha sbagliato, ma quella di McQuaid/Verbruggen e soci!
Speriamo che arrivi anche qualche altra "mea culpa" da parte del nuovo corso imposto da Cookson all'UCI!
Su quali materie: affiliazioni e registrazioni di squadre professionistiche e non, corsi esami e conseguenti tesseramenti di figure tecnico/professionali che operano nelle predette squadre UCI, fatte in modo TOTALMENTE ILLEGITTIMO da parte dell'UCI!
L'UCI deve solo tornare ad occuparsi del rapporto con i suoi UNICI MEMBRI: le Federazioni nazionali!
Il resto sono cose che non la riguardano: detti le regole, ma non può fare ciò che fa la F1!
E la prima cosa che deve guardare concerne la SOLENNE PORCATA concernente le Continental: facciamo credere ad imprenditori e corridori di essere professionisti, ma non lo sono!
E chi bisogna ringraziare di tutto questo casino: un grande ex campione del mondo!!!!Q
A dimostrazione che i campioni come dirigenti falliscono quasi sempre.
Nella Lega francese di ciclismo prof, quanti sono gli ex campioni?: ZERO ASSOLUTO.
E difatti vanno molto meglio di noi.

Xangelofrancini
2 novembre 2013 13:51 limatore
immagino che sia persona di Federazione. A mio avviso ben vengano formazioni per tecnici ed operatori a livello internazionale, con possibilità di confrontarsi con realtà nuove e migliori della nostra. A livello ciclistico siamo da terzo mondo, vedi pista e professionismo.La nostra formazione dei tecnici è affidata a un Centro Studi che non hanno esperieza di vertice. Se vogliamo criticare l'UCI perchè i nostri tecnici non sanno una seconda lingua...bhè il problema e loro.

@ limatore
2 novembre 2013 16:37 angelofrancini
Non sono un “UOMO” di Federazione, nel senso che sono un semplice tesserato, anche se ritengo di esserlo molto di più di tanti omini (volutamente con la O minuscola) oggi allineati e coperti.
Ho fatto parte in varie vesti del "palazzo federale" in passato: Consigliere federale per due mandati (Carlesso e Ceruti 1), Direttivo Lega Prof, varie commissioni federali, referente Comm Direttori Corsa (Antonelli 1) e assicurativo con Bruno Coccato. Ho finito la mia carriera nel 2001 candidandomi alla Presidenza federale (con Ceruti e Moser) per non essere rieletto.
Con il mio commento intendevo affermare che non voglio mettere in discussione la validità dei corsi indetti dall’UCI (sorvolo sulla validità di quelli tenuti dal Centro Studi federale), ma ne metto in discussione la competenza e la legittimità.
L’UCI non ha alcuna competenza ad indire qualsiasi corso: il suo Statuto prevede infatti che gli unici membri a cui debba rivolgersi sono le Federazioni nazionali ciclistiche. PUNTO e BASTA.
Il resto è una competenza di quest’ultimi soggetti. AFFILIARE, TESSERARE, QUALIFICARE soggetti professionalmente, ATTRIBUIRE nazionalità ad un soggetto affiliato, ecc.
Sono tutti VERBI che esulano dalle competenze attribuite alla stessa UCI, ma che sono ESCLUSIVAMENTE riservate alla competenza della Federazione nazionale.
Per farti capire oggi se applicassimo questa regola al mondo del calcio cosa accadrebbe: che l’INTER dovrebbe essere affiliata alla Federazione Argentina!
Una società è affiliata nel Paese in cui pone la sua sede sociale (solo per i Paesi comunitari europei, è consentito avere la sede legale in un Paese diverso, purché comunitario)! Anche qui abbiamo alcuni assurdi da parte dell’UCI: la COLUMBIA COLDEPORTES affiliata alla Federazione Colombiana ha sede in Italia, come la LAMPRE avente sede in Svizzera, viene dichiarata affiliata alla Federazione Italiana: due casi che sono contro la Legge statale italiana!
Questo io intendo sostenere!
Abbiamo visto in passato, in ambito UCI, cittadini italiani assurgere ai massimi livelli dell’UCI non essendo nemmeno un tesserato della FCI, anzi essendo in contrapposizione con la stessa e l’UCI per altri interessi!
Se chiediamo ai tesserati di rispettare alcune regole, perché i vertici possono disattendere le stesse? A cosa mi riferisco: Regolamento sanitario del CONI in materia di competenza dei MEDICI SPORTIVI sull’abilitazione agonistica, gestione del professionismo sportivo in Italia, giustizia sportiva, incompatibilità.
Poche voci di un elenco, in cui si farebbe prima a scrivere: QUESTO VA BENE TUTTO IL RESTO NO!

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