Giuliani e la nuova squadra abruzzese

PROFESSIONISTI | 31/08/2013 | 08:39
Si può fare, ma non è detto che si faccia. Interviene Stefano Giuliani, 55 anni, pescarese, ex ciclista professionista, sul progetto (in fase embrionale) di costruire una squadra abruzzese Continental. Un progetto che dovrebbe coinvolgere diversi imprenditori della regione, tra cui la Vini Fantini, già presente con un team professionistico. «Intanto, va detto che la Vini Farnese ha ancora un contratto con Scinto e Petracca, lo stesso vale per i corridori. Quindi, non bisogna mettere il carro davanti a buoi».
Esiste o non esiste questo progetto?
«Io sto cercando di allestire una squadra professionistica abruzzese. L'obiettivo è quello di mettere insieme diversi imprenditori e coinvolgerli nella gestione. Non è facile mettere insieme tante teste, ma è indispensabile per evitare che l'onere ricada solo su una persona. Naturalmente, il progetto deve essere pluriennale e partire con basi solide. Vogliamo fare un ciclismo diverso, sia sul piano dell'immagine che del management».
Il suo ruolo?
«Eventualmente, quello di direttore sportivo, il mio ruolo naturale».
Quanti soldi servono per fare una stagione?
«Solitamente, si va dagli 800mila euro a 1,2 milioni».
Un progetto con quali ambizioni?
«Non bisogna vendere fumo alla gente. Eventualmente, la squadra sarebbe Continental. E', quindi, difficilmente riuscirebbe a fare le grandi corse in Italia, tipo il Giro e la Milano - Sanremo. Almeno al primo anno. Però, si può anche ripartire dal basso. E comunque, la Japan Cup, tanto per fare un esempio, è seconda al mondo per share solo al Tour de France. Il nostro progetto prevede di ripartire dal basso per poi eventualmente risalire con un marchio interamente abruzzese. E' anche un discorso di immagine della nostra terra che vogliamo portare avanti».
Servono imprenditori.
«Ne servono diversi»la replica di Stefano Giuliani, oggi ds dell'under 23, " ai quali chiedere non solo soldi, ma anche un impegno diretto nella gestione del team. Sono imprenditori, sono abili a gestire le loro aziende e possono anche fare bene nel ciclismo».
Si è parlato anche di un coinvolgimento del Presidente del Pescara Calcio Daniele Sebastiani.
«Che io sappia dovrebbe avere dei contatti per quanto riguarda il trofeo Matteotti. Ma l'invito a partecipare è rivolto a lui come tutti gli altri imprenditori abruzzesi. Il mio, anzi il nostro, è un tentativo di salvare il salvabile. C'è un movimento molto radicato nel territorio, ci sono dei talenti in giro. L'obiettivo è quello di dare una possibilità a tutti in un momento molto difficile per il ciclismo»

Giuliano Fareri, da Il Centro

COMMENTI

Petracca

31 agosto 2013 10:20 superpiter

Scinto e Petracca, già che c'era poteva chiamarli Tinto e Patacca...

31 agosto 2013 10:43 ALE80

bella idea,Di Luca e Santambrogio saranno in squadra???????????

Ale80

31 agosto 2013 12:48 tano

Stai tranquillo caro ALE80, .....prenderà di sicuro te!!!......mi spieghi cosa cavolo centra Di Luca e Santambrogio?.....è possibile che ogni volta che si vuol costruire qualcosa di buono occorre tirar fuori il marcio di questo sport?.....da come leggo mi pare si voglia far qualcosa per i giovani e il sig. Giuliani lo sta facendo nella sua regione, anzi nel centro Italia........i team sono finiti.....le squadre non ci sono più , non solo nei prof ma anche negli juniores e u.23.....continuiamo a sparare calzate!!!

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