Il
dodicesimo Memorial Angiolino Pigoni e
Elisabetta Coli, due giudici di gara di ciclismo della provincia massese
e classica nazionale per élite e under 23, porta sul gradino più alto del podio
il ventitreenne piemontese di Racconigi in provincia di Cuneo, Alberto Nardini
che si può considerare un outsider, alla sua prima vittoria nella stagione
durante la quale in precedenza aveva ottenuto un secondo ed un quinto. Qui
diciamo subito che ha vinto con merito riuscendo a resistere in salita allo
scatto vigoroso del livornese Taliani che ha provato l’azione solitaria, mentre
nel finale ha sventato con lo stesso Taliani anche l’allungo dello svedese
Magnusson. Ma con lui il successo è premio strameritato per la formazione della
Monviso Venezia guidata dall’ex corridore Domenico Cavallo, sempre protagonista
in questa corsa massese con Pichetta, Borella, Prodigioso ed alla fine con
Nardin, autentica sorpresa della giornata. Ottima la prestazione di Magnusson e
Taliani, da ricordare anche Antonini e Tedeschi, in una gara dura e difficile
quanto lunga nel chilometraggio che ha provocato molti ritiri. Una competizione
anche dal tracciato inedito in quanto l’Ocim di Montignoso aveva scelto
quest’anno un circuito di poco superiore ai 21 Km e mezzo da ripetere otto
volte con la salita della Foce dal versante di Carrara. E la corsa dal punto di
vista tecnico non ha certo deluso proponendo una media subito sostenuta e dopo
15 Km a gruppo compatto, si è verificato il primo serio tentativo protagonisti
sei corridori: Borso, Orlov, Pichetta, Borella, Ferraresso e Raffaele che al Km
60 di gara avevano un margine di 50” nei confronti di sette inseguitori e di
quasi tre minuti sul gruppo. Dietro il drappello diventava forte di 14 elementi
ma il sestetto proseguiva ed al 4° passaggio dal culmine della salita della
Foce dopo 75 Km il margine era di 1’50” sui 14 e di 3’ sul plotone. Il gruppo
aveva qui una violenta reazione recuperando nei confronti dei battistrada ed
avvicinandosi ai contrattaccanti. Dopo il centesimo chilometro il gruppo
tornava compatto alle spalle del sestetto al comando, accusando un ritardo di
1’30” e la fuga dei sei era in pericolo. Così al sesto passaggio sulla Foce
allungava il tandem della Monviso Venezia formato da Pichetta e Borella che
transitava dal traguardo a 43 Km dal termine con 30” su di un primo gruppo di
trenta corridori ed un minuto sul gruppo più folto. I due giri finali erano
vibranti e ricchi di emozioni. Pichetta e Borella erano ripresi e si
verificavano una serie di allunghi che portavano al comando 13 corridori dai
quali all’inizio del giro finale si sganciavano Antonini, Nardin, Taliani e
Magnusson con gli inseguitori a 20”. Sulla salita della Foce (ultimo passaggio
a 8 Km dall’arrivo) l’attacco vibrante del livornese Taliani al quale resisteva
solo Nardin, poi rientrava anche Magnusson, ed il terzetto andava a giocarsi la
vittoria, la prima nel 2013 per Nardin. Il via alla gara con 131 partenti da
parte dell’assessore al Comune di Massa, Giovanni Rutili.
ORDINE DI
ARRIVO: 1)Alberto Nardin (Monviso Venezia) Km 176, in 4h22’, media Km 40,765;
2)Kim Anton Magnusson (Malmantile Gaini); 3)Alessio Taliani (Futura Team);
4)Simone Antonini (Mastromarco Sensi Dover) a 45”; 5)Mirko Tedeschi (Malmantile
Gaini); 6. Marcolin; 7. Gabburo, 8. Prodigioso; 9. Fiumana, 10. Chianese
Antonio Mannori
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