Corti accusa: mobbing contro Atapuma

PROFESSIONISTI | 02/08/2013 | 08:52
Mobbing nel ciclismo? Al termine della tappa di ieri del Giro di Polonia, ricevuto il report telefonico del direttore sportivo del Team Colombia, Valerio Tebaldi, il General Manager Claudio Corti è letteralmente infuriato: «Quanto è accaduto nella tappa di ieri è vergognoso. Il nostro Darwin Atapuma, già brillante secondo sabato a Madonna di Campiglio, faceva parte della fuga iniziale ma è stato oggetto di un autentico boicottaggio da parte dei direttori sportivi degli atleti impegnati in fuga, e in seguito dagli stessi corridori all’attacco, convinti che la presenza di un uomo ancora in discreta posizione di classifica come lui (seppur con 5 minuti di ritardo dal leader della classifica generale) avrebbe compromesso le possibilità di successo della fuga. I direttori sportivi delle altre formazioni partecipanti alla fuga hanno fatto incredibili pressioni sulla nostra ammiraglia, scatenando i propri corridori in attacchi continui e insensati contro Atapuma, il quale alla fine si è dovuto sfilare. Ai signori del ciclismo vorrei ricordare che questo non è sport, c’è da vergognarsi per la prepotenza di certi squadroni con budget multimilionari che per un qualunque risultato sono pronti a tutto…».

Il fatto che la fuga poi non sia andata in porto e che Atapuma nel finale abbia nuovamente tentato l’attacco, senza fortuna, conferma che una brutta pagina di ciclismo è stata scritta oggi a danno di un corridore estremamente valido e stimato e di una squadra Professional che ha più volte confermato il proprio valore assoluto.
La 5a tappa del Giro di Polonia, 160 km da Nowy Targ a Zakopane, si è conclusa con il successo in volata di Thor Hushovd (BMC), che ha preceduto sul traguardo Matthieu Ladagnous (FDJ) e Daniele Ratto (Cannondale) dopo che un nuovo tentativo di attacco di 6 uomini con lo stesso Atapuma e il francese Christophe Riblon (Ag2r) fra i protagonisti era stato neutralizzato a poche migliaia di metri dall’arrivo di Zakopane. Jon Izaguirre (Euskaltel) ha sfilato a Rafal Majka (Saxo-Tinkoff) il simbolo del primato in classifica generale.

Quanto al primo tentativo di attacco, dopo il rientro in gruppo “forzato” di Atapuma, i suoi compagni del Team Colombia hanno dato il massimo all’inseguimento, presidiando le primissime posizioni del gruppo fino all’esaurimento dell’azione a circa 20 km dal termine per dare al “Puma” una nuova opportunità nel finale. Al grande lavoro degli Escarabajos non ha purtroppo potuto contribuire Carlos Julian Quintero, costretto da una tendinite a scendere di bici nella prima metà di gara.

Oggi è in programma l’ultima frazione in linea della corsa a tappe polacca prima della conclusione a cronometro di Sabato: 192 i chilometri da percorrere da Bukovina all’arrivo in salita di Bukowina Tatrzanska.

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COMMENTI
Questo è il ciclismo che voglioni i Grandi capi
2 agosto 2013 11:29 venetacyclismo
Ecco le conseguenze di un ciclismo futuribile ma sempre più brutto e senza entusiasmo ed inventiva, la gente si addormenta alla TV , svegliatevi dirigenti del settore.
Possibile , ciclismo senza cuore, con le squadra del momento che lascia una fuga a 5 minuti , tutti in fila e si va a prendere, belloooooo veramente bello, non è questo il ciclismo che vogliamo vedere, Direttori sportivi molto preparati teoricamente, culturalmente pronti, sanno Inglese, Francese, cinese, ma non hanno il cuore, uno sport che non può essere cosi, nel ciclismo serve complicità, famigliarità, amore per questo sport, entusiasmo, inventiva, coraggio, tutti pregi che stanno sparendo per il business, il ciclismo cara UCI del Pro-Tour non è questo, ve ne renderete conto con il tempo.

Eppure mancava Pozzato
2 agosto 2013 17:56 rebelde
Strano eppure mancava il ras Pozzato, quello del Monviso! Quello che doveva vincere Fiandre,Roubaix, tappa di Vicenza al Giro d'Italia e non è mai arrivato nei primi 10 al Tour of Qhinghai Lake (il giro della Cina)! Poveri noi, massima solidarietà ad Atapuma e agli "escarabajos"!

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