La nuova vita di Marco Cattaneo

AMICI DEL CICLISMO | 16/07/2013 | 09:13
Marco Cattaneo, classe 1982 e 3 anni da prof con NGC-OTC e De Rosa, è tornato a pedalare in occasione del Mapei Day. Con il ciclismo professionistico ha smesso 2 anni fa. Di lui si erano perse le tracce ed infatti l’ex campione italiano dei dilettanti ha cambiato parecchie cose. “Innanzitutto non abito più a Miano. Mi sono trasferito nella bresciana dove vivo con la mia ragazza”.
Un po’ più in carne, 8 chili dice lui, ma ha voluto comunque onorare Giorgio Squinzi salendo allo Stelvio in bici.
“Non pedalo più molto, anche se certe abitudini come depilarsi le gambe restano. La prima cosa che ho fatto, una volta chiusa la carriera agonistica, è stata quella di iscrivermi nuovamente a scuola e prendere il diploma superiore. Per la bici avevo trascurato lo studio. In seguito ho iniziato a lavorare per una grande azienda. Dopo un iniziale fase di adattamento, ora va tutto bene e sono contento delle mie scelte”.
Guardando al passato sono emerse alcune considerazioni sulla carriera da prof: “Forse non ho capito fino in fondo quel mondo ed una volta rimasto senza contratto non mi sono nemmeno dannato per cercare per forza una soluzione per rimanere in sella. Ho cambiato e va bene così. Dicono che il ciclismo sia cambiato? Pare di sì”.

Pietro Illarietti

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COMMENTI
GRANDE MARCO
16 luglio 2013 10:27 vadoagile
Sicuramente hai fatto la scelta giusta, imparare un lavoro x diventare campioni nella vita non per forza pedalando, dovrebbe essere il naturale epilogo di una carriera nel ciclismo.
In bici ci vai ti diverti ancora e con maggiore dignità di molti tuoi ex colleghi ancora in attività.

scelta obbligata
16 luglio 2013 11:50 Gigio
diciamo pure anche una scelta obbligata....

bravo
16 luglio 2013 12:49 luigino
anche perchè gli ultimi anni da dilettante non ha avuto una buona scuola vedi che danni ha combinato il suo preparatore e nel futuro piuttosto che proxtituirsi meglio cambiare aria. La vita va avanti anche senza ciclismo.


w la fior

più che obbligata.. realista..,
16 luglio 2013 12:59 blue
piuttosto che correre gratis ( come tanti..) o pagando per correre..
ha fatto la scelta giusta..

realisti
16 luglio 2013 13:17 Gigio
se vogliamo essere realisti...le doti???

Se un Campionato Italiano Dilettanti è poco...
16 luglio 2013 17:54 Bartoli64
Scusa Gigio, ma a te la vittoria di un Campionato Italiano dice nulla?

Le doti? Forse Cattaneo poteva anche non diventare un big tra i professionisti, ma non è che chi veste il Tricolore tra gli agguerritissimi dilettanti italiani di doti non ne abbia... forse un pò di realismo dovresti utilizzarlo tu.

Bartoli64

16 luglio 2013 18:15 Gigio
e si... verissimo Bartoli64

Monito
16 luglio 2013 20:09 Per89
Luigino non capisco il tuo commento, visto che ha vinto l'italiano quando era in Pagnoncelli e non capisco cosa centra Baccin in questa storia. Concordo invece con blue, se un corridore deve sborsare 50000 euro per correre e poi gli fanno fare le corse in Cina è meglio che si cerchi un lavoro e metta su famiglia, Cattaneo era un talento passato tardi, ha fatto la scelta giusta e dovrebbero farla anche in molti altri... Il vero problema è che molte società di juniores e di dilettanti influenzano i ragazzi a lasciar perdere la scuola per dedicarsi al ciclismo 24 su 24 raggiungendo buoni risultati nelle categorie giovanili, ma così creano solo dei ragazzi che sanno solo correre in bici, poi quando per un motivo o per un altro smettono in molti si ritrovano senza un pezzo di carta e costretti a fare il primo lavoro che trovano.....

una per DUE
17 luglio 2013 12:35 geom54
e dunque in CINA sta correndo anche l'atleta MODOLO (ex ZALF).

riflessione
17 luglio 2013 13:18 jack64
La malignità di alcuni lettori c'è sempre in tutti gli articoli... Fa piacere invece sapere di Marco Cattaneo.. sarebbe bello sapere anche di altri ragazzi passati e di cui si sono perse le tracce agonisticamente... vedi Edoardo Girardi ad esempio... chi sa qualcosa di lui?
Grazie

girardi
17 luglio 2013 13:43 luke85
Girardi lavora in FSA!!!

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