Caso Schwazer. Il presidente della Fidal aspetta Padova

DOPING | 29/06/2013 | 16:20
''Il caso Schwazer? Credo che siamo solo all'inizio. Non penso che quella raccontata da Alex sia la verita''': il presidente della Federazione italiana atletica leggera, Alfio Giomi, da Mersin per i Giochi del Mediterraneo, definisce ''piu' che positivo'' il bilancio della spedizione italiana in Turchia e sottolinea che ''nessun risultato puo' ripagare quell'amarezza'', dice riferendosi alla squalifica per doping del marciatore altoatesino (trovato positivo all'Epo prima di Londra 2012 e squalificato per tre anni e mezzo). Per Giomi, a capo della Fidal dallo scorso dicembre ''quella che ha raccontato Schwazer non e' la verita' - ribadisce Giomi - Ha detto tutte cose vere che fanno parte di un contorno molto piu' ampio in cui le cose vere non rappresentano la verita'''.
Per Giomi ''la verita' verra' fuori dall'inchiesta di Padova, quando decidera' chi inquisire''.
 La notizia del ritorno agli allenamenti di Schwazer non scalfisce la linea di Giomi. ''Tutti hanno diritto ad una seconda possibilita' - sottolinea - Prima bisogna pagare e essere liberi di tornare a farlo ma non pagare la pena di un tribunale ma dire la verita', solo a quel punto puo' essere libero lui e liberi noi di ricominciare ma senza non si puo' fare. Lui dica tutto quello che sa e trovera' chi gli apre le braccia. Da parte mia c'e' una pregiudiziale, prima deve parlare. Se lui ritiene di aver detto tutta la verita', da questa parte non gli si crede e quindi diventa impossibile stabilire un rapporto''.
 Il nuovo corso della Federatletica prende le distanze dalla precedente gestione e sul caso Schwazer. ''Abbiamo preso le distanze da un sistema che consentiva agli atleti di fare come volevano - dice - Noi abbiamo fatto il discorso opposto, abbiamo preso le contromisure: con noi non puo' piu' accadere che un atleta stia da solo come e' successo con Schwazer''.
Giomi fa un passo indietro e fissa, a suo parere, al momento della rottura tra l'altoatesino e il suo allenatore Sandro Damilano la 'chiave' del cambiamento di Schwazer. ''Sono convinto che a Pechino Alex abbia vinto da atleta pulito - sottolinea - Cosa sia scattato per arrivare a fare quello che ha fatto lui non lo so. Certo che il suo allenatore si era accorto che qualche cosa non andava. Sembra che nessuno voglia andare ad approfondire il perche' nella rottura tra i due nel 2010, secondo me molto parte da li. Sono convinto che indagando da li si capirebbe meglio. Damilano qualcosa aveva capito sul fatto che il ragazzo era strano, diverso da quello che aveva allenato prima, non aveva piu' la relazione che aveva avuto fino al 2008. Didoni? gli e' stato affidato un compito superiore alle sue forze. Si e' trovato a gestire una situazione piu' grande di lui ed e' stato in difficolta'. Non si poteva pensare che Didoni avesse l'esperienza per poter gestire Schwazer, non era pensabile poteva essere un compagno di allenamenti, gli si danno piu' colpe di quelle che ha''. (Ansa).
Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Fabio Segatta ha avuto la possibilità di mostrare il suo talento contro avversari di livello e in corse di livello come la Junioren Rundfahrt in Austria (quinto), il Giro del Friuli a tappe (quarto), l’internazionale Coppa Montes (quarto), L’Eroica e...


Oggigiorno la sicurezza per chi pedala è una priorità, sia in ambito sportivo che su strada durante tutti gli spostamenti urbani e non, ma una cosa è certa, sulle nostre strade troppi adulti e bambini non utilizzano ancora il casco. Detto...


Dopo il Breganze Millennium la UAE ADQ. Archiviato il biennio da junior, Giada Silo entra nelle alte sfere del pedale dalla porta principale, andando ad indossare una delle maglie più prestigiose del ciclismo odierno. Un contratto biennale l.a lega alla...


Come corridore, Evaldas Siskevicius era noto per essere un compagno di squadra modello e un ciclista che non si arrendeva nemmeno sul pavé della Parigi-Roubaix. Oggi come direttore sportivo gli piace trasmettere il gusto per lo sforzo e il superamento...


Un volto nuovo per il 2026. Ad approdare nella prossima stagione alla formazione Continental del Team Biesse Carrera Premac sarà Stefano Leali, mantovano classe 2004 reduce dalla stagione con il Sissio Team. Nato il 21 maggio a Mantova e originario...


Cindy Morvan amava il ciclismo, e in bicicletta verrà ricordata da chi l’amava. La 39enne, ex campionessa nazionale di Francia su pista, è stata uccisa a colpi d’arma da fuoco una decina di giorni fa e ora i due figli...


Il Comitato Olimpico Polacco, rappresentato dal suo presidente Radosław Piesiewicz, ha nominato Czesław Lang - direttore generale del Tour de Pologne e medaglia d’argento olimpica a Mosca 1980 - Attaché della squadra polacca per i Giochi Olimpici  Invernali di Milano...


Ha preso ufficialmente il via l’edizione 2026 della GRANFONDO di Bergamo in programma il prossimo 10 maggio 2026. Si rilancia con un claim che dice tutto: BGYOU. Bergamo sei tu. È la BGY Airport Granfondo che si propone con tutta una...


Alla vigilia dell'11° edizione del Tour de France J:COM Saitama Critérium in programma domani, i corridori che hanno brillato al Tour de France quest'estate hanno potuto incontrare il pubblico giapponese sabato alla Super Arena di Saitama, nella periferia di Tokyo....


Tanta Olanda e nel mezzo una bravissima Sara Casasola che nella sfida europea di Ciclocross per donne elite porta a casa un quarto posto che sta stretto alla friulana. Titolo a Inge Van Der Heijden, classe 1999 olandese di Schaijk...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024