Caro dottor Grauso, così non va. Firmato, Valentino Sciotti

LETTERA APERTA | 16/06/2013 | 12:27

Gentilissimo Dr.  Stagi,
mi permetto di disturbarla per chiarire un equivoco di base derivante da quanto
pubblicato su alcuni organi di stampa e comunicato dal Procuratore della Federazione Ciclistica Italiana.

Innanzitutto, non mi sono sentito offeso per la chiamata dell’avvocato Grauso, già
che ho considerato tale atto un procedimento come una giusta opportunità per
dimostrare chiarezza e professionalità nella gestione di alcuni casi da parte della
FCI. Per questo ho risposto presentandomi all’incontro, seppur con il team
ciclistico professionistico io non abbia nulla a che vedere, rivestendo il semplice
ruolo di Presidente ed Amministratore Delegato di una delle aziende sponsor della
squadra. Quello che mi ha offeso sono stati i modi usati dal Procuratore nel fare i
propri comunicati stampa, che hanno anticipato ai giornalisti di ben due giorni la
mia convocazione (io ne ho avuta notizia da un suo collega con ben due giorni di
anticipo rispetto al telegramma della Procura) e hanno sempre avvicinato il mio nome e quello del team ad una possibile indagine sul caso Doping di Danilo di Luca.

Vorrei precisare alcuni aspetti di fondamentale importanza:

1.  Il procuratore, in base a quanto da lui stesso comunicatomi, non è competente a
fare indagini sulle positività di atleti, indagine che di fatto spetta
esclusivamente alla procura Antidoping del Coni.

2.  Per altro, nella mia audizione, nessuna domanda mi è stata fatta sulla positività
di Danilo Di Luca o su fatti che abbiano potuto portare a collegarsi direttamente
alla stessa.

3. Elemento ancora più importante e ben noto ad una persona che dovrebbe svolgere
nella vita quotidiana le funzioni di avvocato, "un atleta è positivo solo dopo aver
espletato la formalità delle controanalisi",  oppure dopo aver rinunciato a questa
possibilità. È proprio per questo che la nostra azienda ed il gruppo ciclistico che
sponsorizziamo, non ha ancora potuto dar seguito alle azioni legali di richiesta
danni verso gli atleti che hanno ingannato la nostra buona fede e che hanno
pesantemente danneggiato la nostra immagine, potendo procedere esclusivamente dopo la conferma della positività.

Nella bilancia della vicenda, vorrei inoltre che fosse inserito un aspetto di non
poco conto e che riguarda il modo in cui é stato condotto l’interrogatorio.
L’avvocato Grauso durante tutta l’audizione ha fumato sigari toscani, incurante delle leggi nazionali a tutela degli ambienti pubblici e della salute pubblica.
Questo comportamento è contrario alle leggi dello Stato italiano e alle norme di buona educazione, per questo sarebbe forse il caso che lo stesso Procuratore Federale si autodenunciasse di fronte agli organi federali che ha offeso con il suo
stesso comportamento, oltre che di fronte alle autorità competenti per l’applicazione della sanzione prevista.

Vorrei anche far presente che le due
impiegate che lavoravano nell’ufficio, per fumare, si sono giustamente recate
all’esterno della struttura in modo da non arrecare danni fisici e fastidi a nessuna
persona presente.

Concludo sottolineando che, conscio di non avere nulla da nascondere, mi sono
presentato all’audizione da solo, senza il supporto di un legale, in quanto la mia
correttezza ed integrità morale e materiale la ritengo al di sopra di ogni ragionevole dubbio, malgrado l’Avv. Grauso cerchi di provocare costantemente nei lettori e nei giornalisti errate associazioni di idee o vicinanze discutibili a casi e fatti estranei al sottoscritto, all'azienda che rappresento e allo stesso management del team professionistico.

Questa nota scritta, spero serva a ripristinare la dovuta chiarezza ed il dovuto equilibrio tra i lettori, specificando quanto fino ad oggi descritto solo per una parte.

La ringrazio per la Sua attenzione e resto sempre disponibile per ogni futuro
chiarimento.

Cordiali Saluti

Valentino Sciotti

Amministratore Delegato
Farnese Group


Copyright © TBW
COMMENTI
fumare e bere
16 giugno 2013 13:13 superpiter
se lui fumava, tu potevi tirar fuori una bella bottiglia di vino...

grauso tipica esperssione del potere
16 giugno 2013 15:39 lupin3
bravo Sciotti! uomo con la schiena dritta

Che schifezza la legge italiana
16 giugno 2013 16:56 Leonardosca
Mi sa' tantoto che questo avvocato stia cercando sulo di fruttare un occasione con l'opportunita' di mettere in luce il suo nome nel tentare di trarne pubblicita'.
Gia' quanto esposto dal sig. Sciotti dovrebbe bastare per allontanare l'avvocato dalle aule. Proprio perche' non rispotta in primis la legge che dovrebbe rappresentare.

Che uomo
16 giugno 2013 17:20 tano
Grande Valentino Sciotti!!

dignità
16 giugno 2013 17:56 drinn
Non ricordo un altro sport in cui vengono convocati gli sponsor per fatti simili.
...non lamentiamoci poi che gi sponsor se ne vanno dal ciclismo!
Mi sembra che il Sig. Sciotti abbia chiesto prima di tutto un atteggiamento educato e dignitoso.
Robeto Damiani

Procuratore da Italietta
16 giugno 2013 18:12 ruotone
Il comportamento di questo azzeccagarbugli in cerca di visibilità a buon mercato è l'indice della bassezza a cui la nostra federazione è stata obbligata.
Quando la sede della Fci era a Milano i componenti degli organi avevano tutt'altro profilo e signorilità. Per essere chiari, non è un ragionamento campanilista o leghista. E' solo che le persone avevano una diversa passione e rispetto per il nostro sport. A Roma invece vengono coinvolti solo personaggi amici degli amici, senza alcun interesse e rispetto per il nostro sport.
Tristezza infinita.

Ps. Concordo con Damiani. Si fa una fatica enorme per trovare gli sponsor e poi un procuratore (di danni) lo umilia fumandogli il sigaro in faccia.
Quando li mandiamo a casa? Per quanti anni dovremo reggere ancora questi arroganti sceriffi "messicani"?

CHE TRISTEZZA
16 giugno 2013 20:15 sergio1958
Concordo con SCIOTTI troppo potere dato alla magisratura bravo fatti sentire

.... La colpa di chi?
16 giugno 2013 21:27 mailman
Caro Valentino Sciotti certe volte dare la possibilità ad amici toglie risorse a progetti di respiro e visibilità internazionale .. Grauso fa finta di non sapere chi è il danneggiato.. Coraggio vada avanti per la sua strada
Massimo Nardò

sponsor
17 giugno 2013 09:02 true
Concordo al 100% con Damiani.

Non è un problema di sigari
17 giugno 2013 09:33 Bartoli64
Mah, visto che il Sig. Sciotti ha più volte espresso il suo pensiero a riguardo dei fatti accaduti nel team professionistico da lui sponsorizzato, ci sta pure che un Organo inquirente lo convochi come persona informata dei fatti, questo perché lo stesso Sig. Sciotti non sembra essere il solito “Presidente che tira fuori i soldi e non capisce niente” (vecchio modo di dire dell’ambiente).

Il problema, semmai, è che NON doveva essere un legale della FCI a convocarlo per una vicenda simile, bensì la Procura Nazionale Antidoping che - come giustamente fatto rilevare dal Sig. Sciotti - ha la competenza esclusiva in materia.

Il Sig. Sciotti si è dunque dimostrato oltremodo educato nel rispondere a questa inopportuna convocazione alla quale, personalmente, avrei dato una “buca” grossa così!

Sarò franco, non se ne può più di questi avvocati che nella FCI assumono ruoli che nemmeno gli competono e che all’interno della stessa Federazione si fanno “amicizie” che possono poi sfruttare allorquando si trovano a fare i difensori di qualche loro assistito.

Ecco qual è dunque la gravità del problema: non i sigari, ma un’invasione vera e propria nelle competenze della P.N.A. a causa di legali che non sanno stare al loro posto, e che si muovono qua e là negli ambiti federali a loro libero piacimento.

Ad allora mi domando: con il Dr. Torri un episodio simile si sarebbe mai potuto verificare?

Bene, se questo è solo l’inizio del nuovo corso voluto dal Presidente del CONI Malagò per la Procura Nazionale Antidoping siamo proprio a posto!!

Bartoli64


Caro Dott. Sciotti Cosy non va
19 giugno 2013 19:18 cyrano

Ci sta raccontando che avete parlato del tempo (a roma fa veramente caldo), della prossima stagione di caccia e di automobili?

Un po' di coraggio??


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