Petacchi: «Io e Zabel pronti, dovranno fare i conti con noi»

| 17/03/2006 | 00:00
«La Milano-Sanremo sarà una sfida tra Erik Zabel e me», assicura Alessandro Petacchi, 'stella' del team Milram, alla conferenza stampa in vista della Milano-Sanremo. Petacchi, campione uscente, parte tra i favoriti anche quest'anno. Tra i suoi 'scudieri' anche Erik Zabel, già quattro volte vincitore della corsa, che, in teoria, dovrebbe aiutarlo a 'tirare la volata', cosa che ha gia' destato qualche polemica. Fra i più dubbiosi al riguardo l'ex grande velocista Mario Cipollini. Petacchi pero' sgombra il campo da ogni dubbio: «Sia io che Erik siamo in buone condizioni fisiche. L'importante sara' scendere assieme giu' dal Poggio e giocarcela. Sara' una Sanremo sulla falsariga di quelle degli altri anni, con qualcuno che non vorra' le volate. Sicuramente Bettini tentera' un attacco sul Poggio. In ogni caso fara' una mossa per farci lavorare sodo. Noi comunque siamo preparati ad affrontare tutte le situazioni». La polemica sul 'duetto' con Zabel non cessa, ma Petacchi prosegue a 'spegnere' ogni incendio: «Se dovessi avere dei problemi fisici mi metterei a completa disposizione di Zabel. Giu' dal Poggio cerchero' di portarmi piu' compagni possibili. Comunque mi sento bene e penso di fare veramente una buona Milano-Sanremo». Sui possibili avversari: «Ho paura di tutti e di nessuno. Quando si corrono gare di questo livello bisogna temere tutti quanti. Prima del mio primo successo avevo dei dubbi, ora invece so che posso farcela e parto piu' tranquillo. Sono meno nervoso rispetto all'anno scorso. A San Benedetto ho avuto la conferma delle mie condizioni e quindi adesso ho fiducia». La Milano-Sanremo dell'anno scorso ha cambiato molto nella vita di Petacchi: «Mi mancava una vittoria in una gara particolare, e' una corsa adatta alle mie caratteristiche. L'anno scorso ci misi energia e determinazione. Non vedo l'ora di rivincerla. Come mi ha cambiato questa vittoria? Basta vedere i giornalisti: non sarebbero qua oggi se non l'avessi vinta, solo il fatto di partire da favorito significa che ho fatto qualcosa di particolare». Bettini alla fine ci sara': «Evidentemente si sente in grado di fare bene. Non so dove puo' arrivare e cosa possa fare, ma uno come lui, dalle ottime qualita' e dalla grande determinazione, non puo' che fare bene. Sicuramente non partira' tanto per partire. Ci provera' sicuramente, bisogna vedere se per se' o per Boonen».
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