Sbaragli: i miei primi mesi da prof

PROFESSIONISTI | 20/05/2013 | 16:08
Kristian Sbaragli è al suo primo anno da professionista con il Team MTN-Qhubeka p / b Samsung ed è stato protagonista di un ottimo inizio di stagione con già cinque piazzamenti tra i primi dieci.
«L'inizio di stagione è stato molto buono e sono arrivati piazzamenti importanti. Adesso mi piacerebbe centrare un podio o arrivare addirittura ad una vittoria. Non sarà comunque un ossessione, perché per il momento sono molto felice dei miei risultati. In questi primi tre mesi ho imparato tanto. I miei compagni di squadra mi stanno insegnando come affrontare al meglio le fasi finali di una gara. Andy Stauff mi sta insegnando come mantenere una buona posizione nel finale e ho imparato tanto al fianco di Gerald Ciolek alla Tirreno-Adriatico e alla Milano-Sanremo».

Proprio alla Tirreno-Adriatico hai ottenuto uno dei tuoi risultati migliori.

«È stato uno sprint di gruppo in pessime condizioni atmosferiche, so di andare forte quando il tempo è brutto. Rispetto ad altri corridori, mi sento sempre bene quando piove e il tempo non è troppo caldo. Ne ho avuto una riprova anche la scorsa settimana al Giro di Norvegia».

Quanto è grande il salto dai dilettanti ai professionisti?

«Il salto è molto grande, ma penso che con il lavoro, come ho fatto in inverno con la squadra, è possibile chiudere il gap, se sei un buon corridore. Il primo anno non è facile perché il gruppo ha logiche completamente diverse se lo si confronta a quello dei dilettanti, ma sto imparando».

Come ti trovi in seno ad una squadra africana?

«Pensavo di avere problemi con la lingua, ma ho trovato persone che mi danno tutto quello che mi serve e mi aiutano in tutto ciò che mi serve. Quando sono andato in Sud Africa nel mese di dicembre per il ritiro ero preoccupato perché il mio inglese non è perfetto, ma tutti mi hanno aiutato. Mi sento veramente bene in questo team».

Come continua ora la tua stagione?

«Ho una settimana di riposo in Italia, poi la mia prossima gara sarà il GP Gippingen in Svizzera a inizio giugno. Quindi andrò al Tour di Corea e chissà che proprio in Asia non arrivi la mia prima vittoria».
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