LA STAMPA. Max Sciandri: «Ma per l'azzurro ci sarò sempre»

PROFESSIONISTI | 07/05/2013 | 16:35
Maximilian Sciandri, manager del team Bmc (che schiera fra gli altri al Giro d’Italia l’australiano Cadel Evans e l’americano Taylor Phinney), il prossimo autunno non entrerà a far parte dello staff azzurro come invece pareva ormai certo. «La mia società Bmc farà presto un comunicato - ci ha detto ieri sera a Marina di Ascea, dopo la terza tappa del Giro d’Italia -. Ho deciso di rinunciare perché non mi sembra ci siano le condizioni per realizzare un progetto come vorrei io». La vicenda è ormai annosa. Sciandri era stato indicato come il successore di Paolo Bettini nel ruolo di ct dei professionisti azzurri, ma l’ipotesi - caldeggiata in prima persona dal presidente federale Renato Di Rocco - aveva trovato non pochi ostacoli anche in seno al Consiglio della Fci. Fra le riserve sollevate c’era quella per cui Sciandri sarebbe stato un ct part-time e dunque avrebbe dovuto dividersi tra campioni stranieri come Evans, Gilbert, Hushovd o Phinney, tutti della Bmc, e i corridori italiani, con il pericolo di sovrapposizioni o conflitti di interesse. Inoltre qualcuno aveva anche ricordato che Sciandri è stato - seppur per poche stagioni - compagno di squadra di Lance Armstrong, l’ex campione americano diventato ormai il diavolo nel mondo del ciclismo dopo aver confessato di aver vinto sette Tour de France e numerose altre corse con l’aiuto sistematico del doping. 
«Non credo proprio che la vicenda Armstrong c’entri nulla - ha commentato ancora ieri sera Sciandri -, perché con Lance ho corso nei suoi primi anni e con lui non ho mai avuto rapporti particolarmente assidui nè diretti. Non penso nemmeno abbia molta importanza la vicenda del part-time, perché sarei stato disposto anche a lasciare la Bmc per la Nazionale azzurra. E non ho mai fatto nemmeno questioni economiche. Semplicemente mi sembra che, nell’ambiente del ciclismo italiano, ci siano tante, troppe riserve sul mio nome come possibile ct, quindi preferisco restare a lavorare nella società che invece sta dimostrando di apprezzarmi e mi ha anche proposto l’allungamento del contratto triennale che avevo firmato tempo fa». Dunque addio alla Nazionale italiana? «Per adesso sì, in futuro non posso dire: se mi vorranno e mi chiameranno con fiducia e un progetto importante, io per la maglia azzurra sarò sempre disponibile». 

da lastampa.it, a firma di Giorgio Viberti

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COMMENTI
ha prevalso il buonsenso
7 maggio 2013 23:35 lattughina
si è alzato tanto polverone quando è venuto fuori il nome di Max Sciandri alla guida della Nazionale. Sciandri si, Sciandri no, Sciandri full time, Sciandri part time. Adesso Sciandri scarica tutti e dice 'no grazie, tenetevi il vostro progetto che zoppica non poco ancora prima di partire'.
Grazie Sciandri, grande lezione di buon senso, intelligenza, lungimiranza. E' sicuro che alla BMC ti apprezzano di più. Rimanici.

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