Mattia Gavazzi: "Sogno la vittoria nella mia Brescia al Giro"

INTERVISTA | 19/02/2013 | 14:29

La fucilata con la quale ha superato Sagan e Ventoso in Argentina nell’ultima tappa del Tour de San Luis, ha regalato al bresciano Mattia Gavazzi una delle più grandi soddisfazioni della sua carriera. Da sempre in altalena, con picchi altissimi e discese fino al baratro, il velocista dell’Androni Giocattoli Venezuela, rientrato quest’anno dalla squalifica di 3 anni per cocaina, ha iniziato alla grande la stagione del ritorno. L’ultima vittoria per il velocista di Provaglio d’Iseo risaliva al 2 aprile 2012 nella tappa Dalmine-Dalmine della Settimana Lombarda. “Non mi aspettavo subito una vittoria. Però sognare non costa nulla e in cuor mio ci credevo e sognavo di rientrare in questo modo. Sapevo che in Argentina trovavo avversari come Cavendish, Sagan, Petacchi e tanti altri e io vengo da tre anni senza gareggiare; mi sono preparato bene e i test me lo avevano confermato. Si trattava di riprendere confidenza col gruppo e con la strada: tanto è vero che prime due volate non sono andate come mi aspettavo, però non mi sono abbattuto e l’ultimo giorno è arrivata la bella vittoria al termine di una tappa impegnativa”. Ti sei sentito una sorta di “pesce fuor d’acqua” quando sei tornato in gruppo, quando hai fatto la prima volata? “La sera della prima tappa ne ho parlato proprio con Gianni Savio e gli ho detto che fondamentalmente non era cambiato niente: qualche cambiamento nei corridori indubbiamente c’è stato in tre anni, ma il gruppo, le persone sono sempre quelle. Tanta gente mi è venuta a salutare, a darmi il bentornato in gruppo, da Petacchi a Nibali, a grandi campioni, e questo mi ha fatto molto piacere e mi ha fatto sentire subito a casa. L’unica cosa che ho sofferto e ho un po’ faticato è stato ritrovare il colpo d’occhio in volata, tenere le posizioni nel finale: ed è stato questo che mi ha fregato nelle prime due volate, anche perché le gambe c’erano altrimenti nell’ultimo giorno non avrei potuto fare la volata che ho fatto. Se torno indietro con la memoria credo che sia stato davvero uno delle mie volate migliori, ho fatto più di 400 metri di volate e circa 250 al vento, credo che sia fisicamente un gesto non da poco”. Rotto il ghiaccio hai cerchiato in rosso qualche prossimo appuntamento? “Potrei dire la Milano-Sanremo che si correrà tra meno di un mese, ma secondo me per il lavoro che ho fatto questo inverno e per le conseguenze del tanto tempo senza corse, non è un traguardo proponibile per me quest’anno. Diciamo che mi servirà per prendere le misure per gli anni futuri. Così su due piedi invece posso dire che ci tengo in maniera particolare all’ultima tappa del Giro d’Italia, si arriva a Brescia la mia città e se tutto va bene sarà la mia prima apparizione nella corsa rosa. Per farlo bisognerà per forza arrivare a fine Giro, superare tutte le grandi salite, ma è chiaro che lavorerò in quella direzione perché sarebbe davvero un bel colpaccio per me”. Adesso in gruppo si può dire che c’è un altro Mattia Gavazzi? “Un altro non direi. Diciamo che è sempre lo stesso ma più consapevole di tante cose, il percorso che ho fatto mi ha portato a fare molte esperienze e ho avuto la fortuna di trovare comunque persone importanti e professionali, che mi hanno seguito e aiutato. La somma di queste esperienze mi ha portato ad essere un po’ migliore”. Da quello che ci hai fatto intuire la Sanremo è sempre nei tuoi sogni. Mettiamola così: papà Pierino una l’ha vinta, a Mattia non sta bene l’1-0 e vuole fare l’1-1 il più presto possibile? “Sanremo per un corridore delle mie qualità e caratteristiche è sempre il sogno, il massimo in carriera, una vittoria che ti cambia la vita. Poi è chiaro che il fatto che papà l’abbia vinta rende la cosa ancora più stuzzicante. Con lui in questi giorni ho fatto in bicicletta la Cipressa e il Poggio, l’ho portato sulle strade della Classicissima e per lui sarà tornare indietro di quasi 35 anni. Un’emozione per lui e ancora di più per me”.


Valerio Zeccato


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COMMENTI
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19 febbraio 2013 19:47 zemmel
gran carattere congratulazioni

Milano Sanremo
19 febbraio 2013 21:01 thered
Ci posso anche credere che ti manchi qualcosa per vincere la Sanremo (quest'anno) ma noi comunque, crediamo che sarai con i primi sul rettilineo finale per giocarti la vittoria con i migliori! Se vuoi posso anche scommetterci! Grande Mattia

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