Vegni: sarà una Tirreno davvero spettacolare

PROFESSIONISTI | 22/01/2013 | 09:13
Sul blog di gazzetta.it, Mauro Vegni disegna il quadro di una Tirreno-Adriatico davvero molto spettacolare, con tanti campioni al via. Vi proponiamo per intero l'intervento del direttore di organizzazione delle corse targate RCS Sport.

Nomi importanti messi in ordine rigorosamente alfabetico solo per citarne alcuni, oggi più in auge, ma senza trascurare chi non è citato in questa breve (certamente incompleta) lista di favoriti e di campioni che si sfideranno su ogni tipo di terreno. Tutti nella stessa corsa ognuno contro tutti gli altri. Evans e Nibali per rivincerla, Rodriguez (Mr. Montelupone) per passare dalla vittoria di tappa alla vittoria generale, Contador e Wiggins per inserire nel loro Palmares un’altra illustre vittoria e così allargarlo ulteriormente e non concentrarlo su una sola gara. Chi vincerà?

In genere per vincere ci vogliono due ingredienti principali (e tanti secondari tra i quali una pizzico di fortuna): la buona forma e il campo di gara.

Il campo di gara c’è per tutti. Scalatori, scattisti, velocisti, cronoman e completi hanno le loro occasioni per farsi valere. Ci sono i chilometri a cronometro suddivisi tra la cronosquadre di partenza, quando la Corsa dei due Mari prenderà il via da San Vincenzo come già fece nel 2012, e la cronometro individuale finale di San Benedetto del Tronto come negli ultimi anni.

Due tappe per velocisti, volate quasi certe sulla carta, ma da conquistare come sempre accade quando si attraversa la penisola perché qualche cima da scalare, seppur facile, la troveranno. Alla Tirreno-Adriatico le tappe per velocisti non sono piatte, l’Appennino è sempre vicino, per arrivare in volata bisogna lavorare.

Due tappe per scattisti. Le classiche tappe che hanno reso grande questa Corsa. I saliscendi tra le valli, con strappi durissimi e discese tecniche e, in un caso, anche alcune salite importanti come antipasto al finale. Certamente su questi traguardi se ne vedranno delle belle. Qui gli uomini con la dinamite nelle gambe si faranno certamente vedere.

Una tappa di montagna. Montagna vera, limitata solo dalla stagione. Se non si possono toccare vette a 2000 m si possono comunque inanellare salite dure, ripide e talvolta lunghe anche oltre 12 km senza dover arrivare a quote impossibili. Una tappa di montagna che creerà certamente la gerarchia di classifica di base sulla quale le tappe successive ricameranno tutti gli aggiustamenti necessari a stabilire chi porterà a casa il Sea Master Trophy, ossia il Tridente del Dio Nettuno, che è trofeo che spetta al vincitore della “corsa dei due mari”.

L’altro ingrediente, la forma, dipende dai ciclisti. Certamente nessuno verrà per fare presenza. Ognuno, famoso o meno noto, darà il suo meglio per raggiungere il proprio obiettivo: vincere la corsa, una tappa o anche, importantissimo, aiutare il proprio capitano a riuscirci.

Senza mezzi termini dico che, con un campo di partenti che si prospetta stellare e un percorso ben congeniato e per tutti i gusti, questa Tirreno-Adriatico ha tutte le premesse per diventare una delle più belle della sua appassionante storia.

La Presentazione ufficiale della corsa si terrà, lunedì 28 gennaio, a San Vincenzo (Livorno).
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