Di Rocco e le riflessioni elettoriali

FCI | 21/01/2013 | 08:56
Riceviamo e volentieri pubblichiamo:

A una settimana dall’Assemblea di Levico Terme, smaltite le tensioni del confronto elettorale e con la mente più distesa, posso apprezzare meglio l’attestato di fiducia ricevuto dalla grande maggioranza dei delegati.
Non è stato facile. Per la prima volta nella storia della FCI, forse di tutte le Federazioni Sportive, erano in corsa per la presidenza sei candidati. Fatto ancora più straordinario, cinque non correvano per vincere, ma per farmi perdere sottraendo ciascuno un pacchetto di voti dal totale. Se il tentativo fosse riuscito sarebbe stata la vittoria di Pirro e la disfatta sicura del ciclismo italiano, consegnato alla guida di un’aggregazione eterogenea, il cui esponente più rappresentativo, lo si è visto al conteggio finale, non superava il 16% dei consensi.
I miei contendenti non sono riusciti neppure a trovare l’accordo prima dell’Assemblea su un programma, una squadra e un nome condivisi in modo da presentare un’alternativa credibile. Sono andati avanti in ordine sparso, uniti solo dall’obiettivo di non farmi raggiungere il quorum. Un bel salto nel buio senza prospettive!
Con tutto il rispetto, penso che il loro vero merito sia avere esaltato contro le proprie intenzioni la maturità del ciclismo italiano.
Per raggiungere lo scopo non ci sono andati leggeri. In questo periodo sono stato sottoposto a un fuoco concentrato senza limiti e senza precedenti pur di screditarmi. Hanno tentato di lucrare sul malumore suscitato in certe regioni da alcune scelte, anche un po’ drastiche, ma prese in situazioni di emergenza economica ed etica. Per esempio le norme sull’attività giovanile.
Il Consiglio Federale uscente ne ha preso atto e le ha modificate pur mantenendo la sostanza che pochi ancora contestano: il contrasto all’agonismo precoce ed esasperato, la pluralità dell’offerta “didattica”, la realizzazione delle scuole di avviamento presso i ciclodromi e circuiti protetti, il coinvolgimento delle società nella formazione dei vivai, fino all’aumento dei controlli e dei profili biomedici nelle categorie allievi e juniores.
Le critiche hanno evidenziato in alcune realtà regionali problemi oggettivi riguardo alle domeniche di attività alternativa e resistenze di carattere, diciamo “psicologico”, riguardo al divieto di premiazioni individuali dei giovanissimi. Abbiamo perciò deciso di dare ampia autonomia ai Comitati nell’applicazione pratica di questi indirizzi in relazione alla realtà variegata del nostro territorio.
Chi pensava di fare uso strumentale di questo disagio è stato disarmato prima del voto.  Perché l’accusa che non ascoltiamo la base è infondata. Siamo ormai usciti dalla fase più acuta dell’emergenza e abbiamo avviato la fase di una maggiore responsabilizzazione dei Comitati e delle Società.
Con lo stesso spirito pragmatico ho riesaminato subito dopo l’Assemblea la questione della eleggibilità degli atleti nelle squadre azzurre. Chi pensa che certe decisioni fossero state prese a cuor leggero mi conosce poco. So bene che molti atleti colti in fallo in passato sono bravi ragazzi, dotati e capaci di grossi sacrifici, ma tentati e deviati da un sistema malato. So distinguere anche la diversità dei casi. Un terreno inquinato non dà buoni frutti. Come abbiamo risanato i conti, dobbiamo bonificare l’ambiente dove crescono e maturano i nostri giovani se vogliamo restituire credibilità e garantire un futuro al ciclismo.
La decisione di azzerare le situazioni pregresse, antecedenti la svolta di risanamento e culturale, per ripartire dal 12 gennaio 2013, è un’apertura di credito. Sia ben chiaro che a partire da questa data non ci saranno più giustificazioni. I comportamenti etici saranno decisivi per l’assegnazione della maglia azzurra. Proprio gli atleti che hanno pagato il conto con la giustizia potranno dare un grande contributo alla bonifica utilizzando l’esperienza vissuta sulla propria pelle per informare e tenere lontani i giovani dalle tentazioni.
Lontana da me l’idea di riattizzare polemiche sterili. Al contrario, sono tornato su questi punti con la speranza di indurre qualcuno, irriducibile anche davanti all’evidenza, a smettere di evocare brogli e tradimenti, di offendere chi non la pensa come lui, di auto vantare la propria bravura e lungimiranza. Nello sport bisogna saper perdere e il modo migliore per andare avanti è riconoscere i propri errori e limiti prima di cercare quelli degli altri.  

Cordialmente,
Renato Di Rocco - Presidente FCI

Copyright © TBW
COMMENTI
Il tutto e il contrario di tutto...
21 gennaio 2013 11:30 senzarotelle
"...il modo migliore per andare avanti è riconoscere i propri errori e limiti prima di cercare quelli degli altri."
Questa la teoria, in pratica: "... per vincere bisogna non saper perdere e continuare a cercare e riconoscere il limite degli altri..."
Alla faccia della modestia. Saluti, M

Perchè contraddirlo?
21 gennaio 2013 14:13 cyrano

Aspetta, ci penserà lui.

Dopo avere, con atto d'imperio, tolto l'obbligatorietà del medico sociale per le squadre juniores

Dopo aver affermato che:
"Le società serie continueranno ad avere il medico sociale."

Ora il presidentissimo pontifica sull'importanza dell’aumento dei controlli e dei profili biomedici nelle categorie allievi e juniores.

Comunque se l'hanno rieletto ci sarà un motivo...






Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
La diciannovenne Fleur Moors ha vinto la classica Dwars door de Westhoek per donne elite che stamane si è svolta in Belgio. La belga di Bocholt portacolori della Lidl Trek ha colto la prima vittoria battendo la norvegese Susanne Andersen...


Tim Merlier non perdona e continua la sua corsa parallela a Tadej Pogacar per quanto riguarda il numero di vittorie stagionali. All'ottavo centro del campione del mondo, il campione d'Europa ha risposto facendo 8 anche lui sul traguardo della Brussels...


Come previsto, lo spettacolo al Giro del Delfinato non si è fatto attendere e già nella prima tappa i migliori corridori del World Tour si sono dati battaglia. Pogacar ha vinto e Vingegaard è arrivato secondo, seguito da Van der...


Dopo Adria Pericas nel 2024 anche quest'anno il GP FWR Baron per juniores parla spagnolo. Ad aggiudicarsi la gara a tappe della Nations Cup è stato Benjamin Noval (MMR Cycling Academy) che vincendo la seconda tappa con arrivo in salita...


La VF Group Bardiani-CSF Faizanè si aggiudica nuovamente la classifica a squadre al Giro di Slovenia, replicando il successo dell’edizione precedente. Il risultato è frutto dei buoni piazzamenti in classifica generale: Matteo Scalco ha chiuso 9° nella tappa odierna e...


Li abbiamo aspettati alla prima sfida diretta e non hanno deluso le attese. Il finale della prima tappa del Criterium du Dauphinée, la Domérat-Montluçon di 195, 8 km, è stato davvero spettacolare e alla fine Tadej Pogacar ha messo tutti...


Ivo Oliveira ha vinto allo sprint, sul traguardo di Nove Mesto, la tappa conclusiva del Giro di Slovenia precedendo Andrea Bagioli e Fernando Barcelo. La vittoria finale nella corsa slovena è andata al norvegese Anders Halland Johannessen della UNO X...


Imitando le gesta di Simone Gualdi, a segno nel 2021, Mirko Nembrini riporta il Trofeo Comune di Casazza - Medaglia d’Oro Neon Luce nella bacheca della Scuola Ciclismo Cene piombando tutto solo sul traguardo di via Oldrati. A differenza del...


Una vera e propria volata senza storia quella firmata da Lorena Wiebes sul traguardo di Glasgow. Nella frazione conclusiva del Tour of Britain, infatti, la campionessa d'Europa ha dominato vincendo... per distacco. Alle sue spalle l'altra olandese Kool, la neozelandese...


Momento magico per Mattia Proietti Gagliardoni che a 24 ore dal successo nella cronoscalata di Montevettolini nel Pistoiese, oggi ha concesso la replica a Brione nel Bresciano dove si è tenuto il 12simo Memorial Pietro Zipponi per la categoria juniores....


TBRADIO

-

00:00
00:00
SONDAGGIO
30 ANNI DI TUTTOBICI, VOTATE LA COPERTINA PIU' BELLA
Trenta copertine per raccontare la nostra storia: scegliete quella che per voi è la "copertina delle copertine"





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024