LOMBARDIA. Ciclismo e atletica uniti per il PalaSport di Milano
| 04/01/2013 | 15:57 L’inizio di ogni nuovo quadriennio olimpico, si sa, è sempre accompagnato da attese, speranze e promesse. Quelle che, oltre un quarto di secolo fa, ad esempio, avrebbero dovuto portare in Lombardia e a Milano in particolare alla realizzazione di un nuovo palazzetto dello sport, in sostituzione della mitica struttura di S. Siro, crollata il 17 gennaio 1985, a seguito della straordinaria nevicata che colpì all’epoca il capoluogo lombardo. Oggi, però, la strategia degli sterili annunci e dei veti incrociati sembra finalmente aver lasciato il posto alla linea della concretezza, della sobrietà e dell’unità d’intenti. Individuata, presso il Comune di Assago, l’area all’interno della quale la Regione innanzitutto si è detta disponibile a promuovere la realizzazione di un nuovo palazzetto polifunzionale, i Presidenti lombardi della FIDAL e della Federciclismo, Grazia Vanni e Francesco Bernardelli, hanno infatti voluto annunciare l’esistenza di una perfetta concordanza d’idee e di una comune linea strategica, rispetto al delicatissimo tema dello sviluppo delle rispettive attività indoor, a margine di un incontro ufficiale svoltosi lo scorso mercoledì presso il Palazzo Coni di Via Piranesi. “Qui si tratta di ritrovare e ricostruire il fantastico mood del decennio 1975-1985, durante il quale gli atleti affiliati alle nostre due federazioni hanno convissuto nel mitico Palasport di San Siro, manifestando in più occasioni solidarietà reciproca e comune progettualità e riuscendo ad ottenere sempre insieme risultati molto importanti, non solo dal punto di vista tecnico-sportivo - ha sostenuto in particolare Francesco Bernardelli -. È poi assurdo - ha aggiunto il Presidente dei ciclisti lombardi - che due delle discipline più importanti, per tradizioni, storia, cultura e numero di praticanti ed appassionati siano state trattate così per oltre venticinque anni. Si pone infatti l’urgenza di ribadire, da parte nostra, l’inderogabile necessità di una positiva risoluzione dell’annosa questione palazzetto, proprio oggi che sembra aprirsi una pista concreta ad Assago”. “Premere poi sulle istituzioni”, ha aggiunto Vanni, nel corso della riunione con Bernardelli, “è fondamentale anche per sollecitare un intervento più generale sul fronte dello sport, che mi pare sia ingiustamente diventato un tema marginale di Expo 2015. Dopo tutto, l’alimentazione, argomento chiave dell’Esposizione, non può ritrovarsi completamente disgiunto dalle politiche educative inerenti allo sport”. D’accordo con Bernardelli, così Vanni ha poi voluto concludere: “Nell’attesa che si completi l’iter burocratico ed operativo che dovrebbe portare alla realizzazione di una struttura permanente, potrebbe essere opportuno che il Comune di Milano iniziasse ad attivarsi per individuare capannoni o vecchi immobili industriali dismessi, potenzialmente in grado di ospitare, previa sommaria ristrutturazione, piste e tracciati utili all’attività d’allenamento dei ciclisti e dei nostri atleti”. FCI e FIDAL, grazie anche alla disponibilità dei loro volti più noti, stanno intanto lavorando all’organizzazione di un grande evento ad effetto, utile a sostenere anche mediaticamente la campagna per la realizzazione e l’apertura di un nuovo palazzetto dello sport, progettato e concepito per soddisfare in particolare le esigenze dei loro atleti.
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