In concomitanza con la prova di Coppa del mondo di Zolder si è disputata a Dagmersellen, nel cantone svizzero di Lucerna, la gara internazionale di ciclocross che da ben trentasette anni accoglie i migliori specialisti nazionali con significative presenze, nel tempo, di atleti italiani e francesi. La vittoria per la sesta volta, quinta consecutiva, è andata al francese Francis Mourey, che ha così messo insieme il suo nono successo stagionale nel ciclocross precedendo di 25” il vice campione del mondo di mountain bike, l’elvetico Lukas Fluckiger, e di 34” il tricolore Marco Aurelio Fontana, accolto con viva simpatia per la sua eccezionale prestazione in occasione della conquista della medaglia di bronzo alle recenti olimpiadi di Londra (nella foto il podio). Alle spalle del nostro campione del fuoristrada (gruppo sportivo Cannondale) un trio di specialisti del fuoristrada di prima qualità come gli elvetici Lukas Wintenberg (a 1’37”), Andreas Moser (a 1’49”) e Marcel Wildhaber (a 2’07”). In sedicesima posizione il campione italiano della categoria Under 23 Elia Silvestri (Selle Italia Guerciotti Elite), molto più indietro Fabio Ursi, Lorenzo Samparisi e Nicola Samparisi.
Nel prestigioso podio della importante corsa di Dagmersellen prima di Fontana risultava già, nell’anno 1997, con la medesima posizione, Luca Bramati. Il corridore bergamasco, lo ricordiamo volentieri, scrisse in quegli anni il suo nome nell’albo d’oro della Coppa del mondo, conquistò due medaglie di bronzo ai mondiali e vinse quattro prove del Trofeo internazionale Superprestige
Tornando a Mourey può sembrare bizzarra la sua opzione per la gara di Dagmersellen, piuttosto che per la concomitante e ben più importante prova di Zolder, valevole per la Coppa del mondo, considerato che egli vantava già una significativa classifica nella challenge dell’Uci, a ridosso dei big del Belgio.
In effetti, oltre al legame affettivo per una gara che aveva già vinto altre cinque volte, la scelta del trentaduenne fuoriclasse francese (professionista su strada con la squadra Francaise des Jeux, quarto malgrado una foratura e una caduta nella prova di Coppa del mondo di domenica scorsa a Namur) sta verosimilmente a significare una programmazione della stagione molto razionale in vista dei campionati del mondo dei primi di febbraio negli Usa per tornare a salire sul podio in una prova iridata molto speciale, la prima che si disputa nel continente americano e quindi in territorio extra europeo.
Ricordiamo che Mourey fu già medaglia di bronzo nel 2006 a Zeddam, in Olanda, quando fu preceduto solo dai belgi Erwin Vervecken e Bart Wellens.
Pensiamo che anche Fontana stia procedendo con una strategia analoga a quella di Mourey ed in questo senso avremo un significativo riscontro con la prova di Coppa del mondo del 6 gennaio a Roma quando, su quel circuito che lo ha già visto grande protagonista, misurerà le sue ambizioni con i fuoriclasse del Belgio in vista di una sua partecipazione alle prove iridate dove le attuali gerarchie della disciplina potrebbero essere messe in discussione proprio da atleti polivalenti, cosiddetti “outsider”, come Mourey, lo stesso Fontana ed Enrico Franzoi.
da Fci, Alfredo Vittorini
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