IMPIANTI. Il nuovo Vigorelli rinascerà con la pista
| 22/12/2012 | 12:19 Il Maspes-Vigorelli del futuro riparte dalla sua storia: dal ciclismo. Architetti tutti d'accordo affinché la memoria di uno degli impianti monumento dello sport italiano non venga cancellata. Da ieri è scattata la fase-due del concorso di idee lanciato dall'Amministrazione Pisapia per la rinascita dell'impianto in zona Fiera: selezionati i dieci finalisti del concorso, che ha saputo attrarre cento proposte. Le prossime tappe: i finalisti presenteranno i progetti nel dettaglio entro il 26 marzo, poi il 19 aprile una nuova commissione, da nominare a Palazzo Marino, proclamerà il vincitore.
I fantastici dieci Sei le idee progettuali italiane in finale: capogruppi gli architetti Vittorio Grassi, Matteo Umberto Poli, Pierluigi Cerri, Mauro Galantino, Massimo Roj, Alessandro Scandurra. Gli altri: gli architetti Dan Dorelli da Parigi, Spela Videcnik da Lubiana, Yokoo Minoru da Tokyo, Freek Persyn da Bruxelles. «Milano è sempre in grado di attrarre le migliori energie da ogni parte del mondo», commenta Lucia De Cesari, assessore all'Urbanistica del Comune di Milano. «Dopo vent'anni di abbandono il Vigorelli sta già rinascendo - aggiunge Chiara Bisconti (Sport) - ridaremo alla città un impianto meraviglioso, che vogliamo diventi arena per molti sport». E che ospiti anche i concerti.
Il trend E loro, i progettisti, come vogliono ridisegnare il Vigorelli? «Il punto principale è che torni ad essere il grande Vigorelli, quello della Sei Giorni e della Milano di un tempo - spiega l'architetto Mauro Galantino -. Se si distrugge la pista, quest'impianto perderà la sua anima: piuttosto va resa compatibile con le grandi corse internazionali». L'architetto Massimo Roj allarga il campo: «Può diventare un impianto multifunzionale, capace di ospitare i concerti e anche di fare reddito ad esempio realizzandovi un piccolo albergo. Se è sempre stato il simbolo di Milano, lo si deve al ciclismo che va salvato». «Per noi il ciclismo è straimportante - rimarca l'architetto Matteo Umberto Poli -. Il ciclismo è al centro della nostra proposta, inteso come bike polo, urbano e agonismo». Tra le firme del progetto giapponese l'ingegnere Marco Imperadori: «Non può essere solo memoria, deve tornare attivo, facendo ruotare le nuove attività intorno al ciclismo». L'architetto Giovanni Piovene ha lavorato alla proposta belga: «Non va dispersa la memoria di ciò che è stato: il nostro punto di partenza è la storia del ciclismo». Chiude l'architetto Alessandro Scandurra: «Pensiamo ad una struttura dedicata a molti sport, testimone della cultura della bicicletta».
da «La Gazzetta dello Sport» edizione di Milano, del 22 dicembre 2012, a firma Mario Pagliara
.....che abbia un importanza storica per il ciclismo nn lo si discute....che sia apprezzabile l' impegno del comune, degli architetti e di tutta la burocrazia che ci gira intorno da anni ,anche....che tutto ciò si realizzi spero di essere ancora vivo per poterlo ammirare....
Ho qualche perplessità quando leggo che vogliono riportare alla luce il Vigorelli della 6gg....se ci rendono anche a noi partecipi specificando i in che anno l hanno disputata.......
Bella notizia!
22 dicembre 2012 14:25magico47
Veramente un bel regalo di N A T A L E per tutti quelli che amano il Ciclismo,sono stato moltissime volte nell'anello del Vigorelli a girare per allenamento,era il 1971 l'anno dei Mondiali su pista di Varese,era Vanni Pettenella che gestiva gli atleti,indossavo con onore i colori bianco rossi della Soc.Cic.Alfredo Binda di Varese.
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Loriano Gragnoli DCI
22 dicembre 2012 16:45velox
le 6 gioni al Vigorelli nn le han mai fatte....le facevano nel palazzetto dello sport crollato x l'eccessivo peso della neve.
La storia...
22 dicembre 2012 17:57magico47
Le 6 giorni di Milano prima del palazzo dello Sport,venivano corse nella vecchia fiera di Milano(attrezzata per l'occasione), vicino al Vigorelli.Venivano disputate delle belle 6 giorni con grandi Campioni al via c'erano, Motta,Gimondi,Sercù e molti altri stradisti.Nel nuovo palazzo dello sport ho visto debuttare tra i prof. un giovane Giuseppe Saronni.
Che bella storia ha il Ciclismo!!.....
Loriano Gragnoli DCI
22 dicembre 2012 20:15velox
un giornalista prima di scrivere dovrebbe documentarsi....qui il giornalista della gazzetta dello sport ha fatto la classica figura dell'ignorante...sempre meno penne sapienti in gazzetta e molte più penne da mercatone....purtroppo....
matematica e opinioni
23 dicembre 2012 11:17santicsc
Il Vigorelli, la pista delle 6 giorni. Peccato che al Vigorelli non sia mai stata corsa una sei giorni. Dopo venti anni di abbandono. Ma nel 2001 e la matematica non è opinabile al Vigorelli si disputarono i Campionati Italiani assoluti, organizzati da Mario Dagnoni con il sottoscritto direttore di corsa e Francesco Cenere presidente di giuria. Anche se dopo tre giorni di gara furono sospesi per l'attentato alle torri gemelle.
claudio santi
Sei giorni a Milano
23 dicembre 2012 11:52canguro
Le sei giorni a Milano nel dopoguerra si facevano nel vecchio palazzo dello Sport della Fiera in Piazzale Sei Febbraio dove si svolgevano anche gli incontri di Boxe compreso quelli mitici del giorno di Santo Stefano.
il nuovo Vigorelli
23 dicembre 2012 16:58pagnonce
Sarebbe troppo scomodo rinascere in quel posto il velodromo .La zona veramente raggiungibile dalla maggior parte delle società sarebbe quella nei dintorni di Magenta .Anche in inverno ci sarebbe un sempre tutto esaurito.Il sole sempre,il non pericolo per il ghiaccio e per il traffico.Buone feste
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