GIRO D'ITALIA. La fine del mondo? 10 momenti da salvare

| 12/12/2012 | 16:52
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Trieste, Coppi, Bartali, Hampsten, Gimondi, Magni, Pantani, Merckx, Clerici e l’indimenticato Weylandt. Sono questi i campioni più votati, ognuno in una speciale graduatoria, nella “Classifica Universale” comprendente il meglio di 103 anni di Giro d’Italia.

100 giornalisti in rappresentanza di tutte le più importanti testate giornalistiche mondiali e numerosi fan del Giro, hanno dato il loro “Giudizio” per stabilire il meglio della Corsa Rosa e per esorcizzare la fine del mondo prevista dai Maya. Ecco elencati di seguito campioni, tappe, immagini ed emozioni più votate:

1.      Qual è stato il momento più emozionante nella storia del Giro d’Italia?
Il 30 giugno 1946, durante la 12a tappa del Giro, Rovigo – Trieste, attivisti anti-italiani favorevoli all'annessione di Trieste alla Jugoslavia bloccarono la carovana del Giro a circa 2 km a est di Pieris, ostruendo la strada con blocchi di cemento e bersagliando i corridori con lanci di chiodi e pietre. L'organizzazione del Giro aveva già deciso di dichiarare conclusa a Pieris la tappa, con tempi eguali per tutti, ma alcuni atleti, capeggiati dal triestino Giordano Cottur insistevano per raggiungere comunque Trieste.

2.      Quali sono i tre Giri più belli di sempre?
Il Giro del 1949 vinto da Fausto Coppi, quello del 1988 vinto da Andy Hampsten dopo la mitica scalata del Passo Gavia nella tempesta di neve e il Giro d’Italia del 1998 vinto da Marco Pantani.

3.      Qual è stata la vittoria di tappa più bella di sempre?
La 17a tappa del Giro d’Italia 1949, Cuneo - Pinerolo (254 km) che vide la cavalcata vittoriosa del Campionissimo. Coppi conquistò la Maglia Rosa dopo aver percorso 192 km di fuga, scalando da solo il Colle della Maddalena, il Col de Vars, il Col l'Izoard, il Monginevro e il Sestriere e giungendo a Pinerolo con 11'52" su Gino Bartali e quasi 20’ su Alfredo Martini.

4.      Quale Campione ha meglio rappresentato i valori del Giro d’Italia?
Gino Bartali, Fausto Coppi e Felice Gimondi sono i tre Campioni che meglio hanno rappresentato i valori della Corsa Rosa.

5.      Qual è stata la rivalità sportiva più significativa del Giro d’Italia?
La rivalità largamente più votata è stata quella fra Fausto Coppi e Gino Bartali.

6.      Qual è l’immagine simbolo (intesa come scatto fotografico) del Giro d’Italia?
Fiorenzo Magni in azione nella cronoscalata Bologna-San Luca, valida come 16a tappa del Giro 1956, in cui, non potendo forzare sul manubrio a causa della frattura a una clavicola rimediata in una caduta il giorno precedente, salì pedalando seduto sulla sella e addentando un tubolare legato al manubrio stesso, come da suggerimento di Faliero Masi, suo meccanico.

7.      Quale gesto di fair play, accaduto al Giro, ricordi con maggior simpatia?
Il 10 maggio 2011, in occasione della 4a tappa del Giro 2011, il gruppo e decine di migliaia di tifosi distribuiti omogeneamente sui 216 km del percorso che rendono omaggio al corridore belga Wouter Weylandt, scomparso il giorno precedente in seguito a una tragica caduta.

8.      Quali sono le tre citazioni o gli aforismi che meglio rappresentano lo spirito del Giro?
Stravince in popolarità la mitica frase del radio cronista Rai, Mario Ferretti nel corso della 17a tappa del Giro d’Italia 1949, Cuneo – Pinerolo, apre la sua radiocronaca con una frase che farà epoca: "Un uomo solo è al comando; la sua maglia è bianco-celeste; il suo nome è Fausto Coppi".

9.      Qual è stata la sorpresa più inaspettata di sempre al Giro d’Italia?
Lo svizzero Carlo Clerici, che partecipava al Giro 1954 come gregario di Hugo Koblet, vinse la Corsa in seguito a una delle più famose "fughe bidone" (termine coniato proprio in seguito a questa azione) della storia del ciclismo. Clerici andò in fuga con altri quattro corridori durante la 6a tappa, Napoli - L'Aquila, e ottenne all'arrivo più di mezz'ora di vantaggio sul gruppo, margine che nessuno fu più in grado di recuperare nelle tappe successive, nonostante Clerici non fosse un grande scalatore.

10. Qual è stata l’azione tecnica di maggior spessore in oltre 100 anni di battaglie sulle strade del Giro?
Un podio di grandissimo valore quello fra le azioni tecniche di maggior spessore nella storia del Giro: Eddy Merckx che vince la 12a frazione del Giro 1968 Gorizia - Tre Cime di Lavaredo; a breve distanza di voti segue Marco Pantani vincitore a Oropa nella 15a del Giro 1999 dopo la clamorosa rimonta originata da un salto di catena occorso al Pirata a inizio salita; quindi Fausto Coppi dominatore della Cuneo – Pinerolo del Giro 1949.

La 96a edizione del Giro d’Italia prenderà il via da Napoli il 4 maggio 2013 per concludersi a Brescia il 26 maggio.
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COMMENTI
Amnesie
12 dicembre 2012 22:33 pickett
Questi 100 espertoni hanno mai sentito parlare di un certo Bernard Hinault?

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