| 25/07/2004 | 00:00 Danilo Di Luca ha considerato un passaggio intermedio la vittoria nel quarto Brixia Tour, colta oggi in maniera autorevole: ''Ora devo necessariamente vincere una prova di Coppa del Mondo. Sono pagato per questo e tornare ad alti livelli e' una sfida innanzitutto con me stesso''. Il corridore abruzzese della Saeco affrontera' tutte le gare di agosto della challenge UCI: ''Da domenica prossima alla Hew Cyclassics di Amburgo e poi nella Clasica di San Sebastian passando attraverso l'impegno del Gran Premio di Camaiore per arrivare al Gran Prix de Suisse dovro' ottenere il massimo - ha proseguito Di Luca, 28 anni, alla terza vittoria stagionale - Per essere qualcuno nel ciclismo contano solo i grandi traguardi: nel febbraio 2003 ho vinto la mia prima gara a tappe, il Giro di Liguria, ma da allora le cose non sono migliorate. Il ricordo del mio Giro di Lombardia di tre anni fa sta gia' un po' svanendo''. Di Luca, che seguira' in settembre un programma di gare italiane per avvicinarsi al mondiale di Verona, ha stretto freddamente la mano tesagli dal commissario tecnico Franco Ballerini, presente alla frazione conclusiva del Brixia Tour: ''Ci siamo sentiti telefonicamente il giorno prima delle convocazioni per le Olimpiadi di Atene e ha escluso che i coinvolgimenti passati di me e Davide Rebellin in inchieste della magistratura sul doping potessero inficiare una mia chiamata in azzurro. Fatto sta che dopo una promessa vecchia di un anno fa, fattami da Ballerini personalmente, io ai Giochi non ci andro'''. La frazione finale del Brixia Tour ha confermato la buona condizione dello sprinter friulano Enrico Degano, vincitore a inizio luglio del Gran Premio Europa di Cepagatti. ''E' il mio momento. Oggi Ravaioli mi ha pilotato in volata e ho vinto senza difficolta'. Ho trovato un ingaggio solo a gennaio ma sto dimostrando di essere ancora un corridore valido'' ha detto il vincitore di tappa, al dodicesimo successo in carriera.
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