TOUR 2013. Pozzovivo: che entusiasmo, quegli arrivi in salita
| 25/10/2012 | 18:37 Ai microfoni di Radio Manà Manà Sport, il neo corridore della Ag2r La Mondiale Domenico Pozzovivo ha commentato il percorso del Tour de France 2013: "A parte la prima tappa che non è particolarmente difficile, le altre due in Corsica sono particolarmente impegnative e questo per il Tour può essere un vantaggio perchè magari ci possono essere meno cadute e meno nervosismo. Credo che le prove a cronometro al Tour del 2013 saranno meno determinanti ai fini della classifica generale rispetto agli altri anni, almeno sulla carta, perchè la cronosquadre è di soli 25 km e anche le altre due non sono prove di 50-55 km, quindi secondo me saranno più decisivi gli arrivi in salita, soprattutto quelli del Mont Ventoux e quello dell'Alpe d'Huez". Riguardo la possibilità che il vincitore dello scorso anno, Bradley Wiggins, possa correre il Giro d'Italia, Pozzovivo ha dichiarato: "Credo che Wiggins si sia fatto l'idea di fare il Giro d'Italia già dopo la presentazione della corsa rosa, perchè la cronometro di 55 km permette di dare importanti distacchi prima delle montagne, dove può cercare di controllare la corsa. Tutti gli arrivi in salita del Tour sono su pendenze molto impegnative e i chilometri a cronometro non sono tantissimi". Infine, Pozzovivo preferisce non sbilanciarsi sui programmi futuri, anche se strizza l'occhio alla corsa francese: "Un primo approccio con la squadra ce l'avrò a fine novembre per un piccolo stage sul Monginevro. Là conoscerò bene tutti i miei nuovi compagni. In termini di percorso mi viene da dire che quello del Tour mi si addice, ma naturalmente non avendolo mai corso non posso dire che andrò là per spaccare il mondo: ha molto fascino, ci sono molte salite ma ci sono anche tante incognite che una corsa di questo livello ti può portare. C'è una possibilità che io possa correre al Tour, ma voglio prima parlarne bene con la squadra".
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