Traficante: mi chiamano Ullrich ma sono qui per imparare

| 15/01/2006 | 00:00
E' uno dei volti inediti del team Lpr, ma secondo i tecnici, se sarà all'altezza delle credenziali che lo hanno scortato in questi anni, non tarderà a conquistarsi i riflettori della critica Lui è Roberto Traficante, 21 anni di Giussano (Mi), una delle nuove scommesse del sodalizio di Piscina, il team manager che, due anni fa, l'ha scoperto e opzionato nella giungla dei dilettanti. Dopo un biennio di apprendistato col team Paolin, quest'anno la scelta di onorare quella promessa e di regalare al ragazzo il palcoscenico dei prof: "Essere qui è un sogno - spiega Trafficante - uscire in bici con campioni come Konishev, Pieri e Valoti dà una sensazione incredibile. So che la squadra si aspetta molto da me ed io farò di tutto per non deludere le aspettative. Però io sono giovane, ho ancora tanto da imparare e, in fondo, sono qui soprattutto per questo". Una vita da ciclista puro, scandita solo da qualche passatempo: i libri, la musica, le uscite con gli amici: "Ma, nella mia vita, il ciclismo ha sempre occupato un ruolo di primo piano, e quest'anno lo avrà ancora di più. Piscina mi ha dato l'opportunità della mia vita e per niente al mondo voglio sprecarla". Con Marzoli e Gavazzi compone una triade di baby, ma Traficante non ha la mentalità del ciclista appena uscito dalla nursey: "In realtà mi piace il ciclismo di fatica - spiega - per questo offro il meglio di me stesso nella gare più impegnative, quelle dove fa freddo e piove. Più le condizioni sono estreme e più mi esalto, non a caso i risultati migliori li ottengo proprio durante la stagione invernale. Sono un corridore da classiche del nord ed il sogno è quello, un giorno, di vincere la tappa dell'Alpe d'Huez. Il paragone con Ullrich? E' uno scherzo, per carità. In effetti, fate le debite proporzioni, abbiamo caratteristiche simili, anche se io preferisco, sul piano tecnico, uno come Armstrong". Nome importanti, da vertigine, ma Traficante ha le idee chiare e, un giorno, tra i big potrebbe esserci anche lui.
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