| 10/10/2012 | 19:02 Anche il canadese Michael Barry, ex compagno di Lance Armstrong che ha testimoniato contro il texano, ha confessato di aver fatto uso di sostanze dopanti tra il 2002 e il 2006. E come George Hincapie ha scritto un alettera aperta sul suo sito internet. «Sin da quando ero bambino ho sempre sognato di diventare un ciclista professionista, do correre in Europa e ho realizzato i miei sogni firmando con la US Postal nel 2002. Ma mi sono reso subito conto che quel mondo non era quello che avevo sognato e che il doping era una vera epidemia per il ciclismo. Quando la Usada mi ha contattato, ho deciso di collaborare con loro per raccontare le mie esperienze che penso possano aiutare il nostro sport ad essere migliore. Mi sono dopato. E sono pentito di averlo fatto. Ho passato tante notti senza dormire, non iruscivo più a divertirmi con il ciclismo. Ma dal 2006 la mia vita è cambiata e sono diventto un paladino del ciclismo pulito nei miei scritti e nelle interviste. Da allora ho attuato una ferrea lotta al doping e posso dire che oggi il ciclismo è uno sport più pulito, ci sono tante squadre che hanno adottato una politica antidoping ferrea e un corridore può vincere da pulito. Chiedo perdono a tutti quelli che ho deluso, accetto la sospesnione (si è ritirato poche setimane fa anche lui, ndr) e il resto delle conseguenze: continuerò a lavorare duramente per riconquistare la fiducia della gente e testimoniare la lezione che ho imparato sulla mia pelle. Michael Barry»
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