| 21/07/2004 | 00:00 Come abbiamo anticipato nei giorni scorsi, stamane i tifosi di Marco Pantani hanno distribuito ai tifosi presenti sulla salita dell'Alpe d'Huez un volantino per ricordare come a Marco sia stato impedito di correre il Tour negli ultimi anni della sua vita e questa ingiustizia non è cancellata dal gesto dell'organizzazione del Tour di dedicargli la tappa.
I tifosi non dimenticano. Verità e giustizia per Marco: una battaglia di civiltà
Ecco quel che dice il volantino:
«Il gesto di oggi, intitolare a Marco la tappa dell’Alpe d’Huez, non cancella la vergogna di avergli impedito di correre il Tour de France nel 2001 e nel 2003.
Le corse le fanno i campioni (non sono proprietà degli organizzatori) e i campioni hanno diritto a partecipare anche quando non possono vincere.
LA LOTTA AL DOPING NON SI FA CRIMINALIZZANDO UN CAMPIONE .
Marco è morto anche per l’oltraggio continuo, per cinque anni, alla sua dignità, al suo talento, al suo orgoglio.
Marco Pantani ha onorato, con le sue imprese , il Tour de France ogni volta che ha partecipato, gli organizzatori del Tour lo hanno escluso dalla corsa che più amava ferendolo profondamente.
L’ipocrisia uccide, facciamola smettere !»
I tifosi di Marco Pantani
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