OLIMPIADI. McQuaid, i controlli, il pubblico e la regina
| 27/07/2012 | 15:47
«Metà dei corridori presenti è stata testata al Tour e noi abbiamo sottoposto a parecchi controlli extra i ciclisti di punta durante la stessa Grande Boucle. Cio e Wada riconoscono che il ciclismo è lo sport più avanti nella lotta al doping».
Pat McQuaid, presidente dell'Uci, mostra una certa sicurezza in vista dell'attesa prova su strada di sabato. «Ci aspettiamo un milione di persone lungo il percorso della prova su strada, non penso che nessun altro evento olimpico abbia mai avuto così tanti spettatori», sottolinea ancora McQuaid, che sui pronostici che danno Cavendish per vincitore commenta: «spero di vedere il miglior vincitore possibile, ci sono molti favoriti e, detto questo, Cavendish che chiude davanti a tutti sul suolo di casa sarebbe la ciliegina sulla torta per l'inizio dei Giochi. E sarebbe ottimo anche per il nostro sport perché è un grande campione».
Poi un curioso aneddoto. «Sono stato al ricevimento di Buckingham Palace l'altra sera e il presidente del Cio stava presentando alla regina Elisabetta alcune persone, tra cui il sottoscritto - racconta - 'Il signor McQuaid è a capo di una importantissima Federazione, quella del ciclismo’. I suoi occhi si sono accesi e mi ha detto: 'stiamo avendo molti successi, abbiamo appena vinto il Tour de France’».
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