Adorni: la situazione del ProTour è complicata

| 13/12/2005 | 00:00
Il rapporto tra gli organizzatori di Giro, Tour e Vuelta e i rappresentanti del Pro Tour rimane 'gelido'. Nonostante gli ultimi incontri tra le parti che devono risolvere la questione aperta la scorsa settimana, con la decisione dei patron delle tre grandi corse a tappe inserite nel calendario mondiale di organizzare per conto proprio le loro prove, la situazione appare bloccata. E' Vittorio Adorni, presidente del Consiglio del Pro Tour, a spiegarlo a Datasport. "E' tutto molto ingarbugliato - sottolinea - l'incontro svoltosi a Bruxelles lunedi' era gia' in programma, ma la scaletta degli argomenti toccati e' iniziata con questa 'spaccatura' che si e' creata per motivazioni sportive e tecniche. La cosa che mi e' dispiaciuta di piu' riguarda la scelta dei nuovi padroni di Giro e Tour che hanno disatteso gli accordi firmati dai loro predecessori. Gli organizzatori delle tre grandi corse a tappe propongono alle squadre ciclistiche un ricco montepremi ai partecipanti e soprattutto di tornare al passato istituendo un 'Trofeo dei Grandi Giri'. Alla fine dopo varie discussioni i rappresentanti dei team hanno deciso di ritrovarsi il 18 gennaio". Le squadre si ritrovano compatte, anche se ora sorge un altro problema: "Quelle che hanno i contratti con il Pro Tour si chiedono chi gli garantisce di correre anche Giro, Tour e Vuelta? Tutto si rimanda ad una questione di potere - precisa Adorni - principalmente gli organizzatori del Tour de France non vogliono sottomettersi alle nostre regole e hanno trovato tutte le scuse immaginabili per valorizzare il loro prodotto. Piu' che l'aspetto finanziario sono interessati alla costruzione di un vero e proprio circuito sportivo con i migliori corridori". Adorni chiarisce il suo pensiero: "Noi non abbiamo imposto niente a nessuno. Qual'e' il nostro punto di vista? Semplice - sottolinea l'ex campione del mondo - vogliamo che le squadre siano fisse nel calendario delle gare e che non ci siano retrocessioni come nel calcio. L'accordo per il momento e' lontano, ma bisogna rispettare gli accordi gia' firmati anche per la prossima stagione". Infine un appello alle squadre e alla Lega Corridori: "Finora hanno aspettato gli eventi, ma sono loro che hanno in mano il potere per sbloccare la situazione. Anche perche' voglio vedere se i ciclisti si rifiutano di correre Giro, Tour e Vuelta mentre gli sponsor remano contro cosa succede".
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