| 17/07/2012 | 14:35 Da una parte il Tour della pomposità francese, delle tappe sempre uguali, dello strapotere Sky, dello stoico Vincenzo Nibali senza il quale ci saremmo addormentati davanti alla Tv, delle salite sistemate male, dei chiodi gettati per strada dai presunti tifosi forse per impedire la pennichella pomeridiana (resta un atto criminale, sia ben chiaro...) e ieri della vittoria del transalpino Pierrick Fedrigo, il migliore di uno sparuto gruppo di fuggitivi, mentre i favoriti del gruppo si marcavano l’un laltro (classifica ovviamente immutata) in attesa delle poche montagne che ancora restano...
LANG. Dall’altra il Giro di Polonia organizzato in sordina da quel vecchio volpone di Czeslaw Lang, il patron che da noi corse per anni con la maglia della Del Tongo e che ha un cognome di inventori (l’omonimo Serge Lang ideò la Coppa del Mondo di sci): già, proprio il modesto Giro di Polonia che per tutti è soltanto il fratellastro (nonché ultimogenito) della Grande Boucle ci ha entusiasmato il doppio rispetto al Tour. E non solo perché abbia vinto Moreno Moser, un grandissimo del ciclismo italiano per almeno i prossimi dieci anni, il figlio di Diego nonché nipote di Francesco.
PERCORSI. In Francia si corre al contrario, si ammazza la competizione con due crono alla Indurain, ben sapendo che il favorito da un anno a questa parte era uno specialista delle lancette (stiamo ovviamente parlando di Bradley Wiggins), forse persino superiore al navarro. E visto che le crono sono lunghe, gli organizzatori pensano bene di mettere le salite al contrario e quelle poche inedite che vengono scoperte sul territorio nazionale vengono seguite nei tracciati da lunghe discese dove qualsiasi tentativo dei grimpeur viene vanificato. Che noia, questo Tour, diciamolo chiaramente! Per entusiasmarci abbiamo dovuto chiamare in causa anche le donne dei due compagni di squadra Wiggins e Froome, affinché gettassero un po’ di benzina sul rapporto di presunta alleanza dei loro amati. Cosa che è regolarmente accaduta. Oppure siamo andati a riaprire polverosi volumi della storia del ciclismo, per ritrovare atti di sabotaggio-vandalismo come quelli di due giorni fa, con i chiodi lanciati sulla sede stradale con Tizio che aspetta Caio per poi adirarsi con Sempronio che ha tentato di fare il furbo. Mamma mia, che tristezza!
MORENO. In Polonia, invece, ogni giorno c’è stata battaglia, anche perché il tracciato era di quelli giusti. Nella tappa regina sono stati sistemati addirittura dieci gran premi della montagna e corsa allo sfinimento chilometro dopo chilometro. Ha vinto Moreno Moser, che ha messo a segno almeno due “numeri” alla Beppe Saronni, due fucilate da applauso autentico, mentre le strade gialle della Grande Boucle proponevano Lexotan in fuga, su Tavor e Xanax... Ma non solo Moserino ha fatto numeri di alta scuola (a proposito, il giovane trentino merita una maglia per Londra, anche se oggi è soltanto riserva. Ma ci risulta che qualcosa si stia facendo...), anche il polacco Kwiatkowski secondo arrivato è stato un validissimo avversario, per non parlare del colombiano Henao, già protagonista al Giro d’Italia, o del tedesco John Degenkolb, che ieri ha vinto l’ultimo sprint sotto il diluvio universale, pilotando la sua bici a sessanta all’ora nonostante la sede stradale fosse ormai ridotta a una piscina. questo è ciclismo, al di là delle etichette! E bravo Moserino, pronto a diventare Moserone!
D'accordissimo sulle critiche al percorso del Tour,ma un anno fa,e anche quando a ottobre il Tour é stato presentato,il logico favorito era Contador,non certo Wiggins.
scherzi del destino........
17 luglio 2012 15:18passion
ma Moreno in questa foto non somiglia tantissimo ad un giovane Baronchelli ? Chissà come la pensa suo zio .........
Piccoli giri crescono
17 luglio 2012 15:39Psicologo
Perfettamente concorde con l'analisi di Viberti. In Francia ormai sono anni che lo spettacolo, quello vero, di un percorso davvero tecnico, che sia degno di uno degli eventi sportivi più importanti al mondo è subordinato al potere economico.
Grandissima sorpresa, almeno per me, il Giro di Polonia: da mettere in evidenza.
..andiamoci cauti...
17 luglio 2012 17:15Fra74
Moser Moreno è un piccolo talento, questo è indubbio, questo è il punto di partenza: ma ANDIAMOCI piano e cauti con l'affermare che per i prossimi 10 anni sarà il faro del ciclismo italiano...Vi ricordate di quando CUNEGO domino' e vinse il suo primo ed unico Giro di Italia?!? Sembrava che da lì ai futuri 10 anni nessuno avrebbe potuto impensierirlo per le corse a tappe, almeno in Italia...poi...ha ottenuto sicuramente INNUMEREVOLI vittorie e pure di prestigio...ma al Giro non si è mai più ripetuto..ORA, io AUGURO a MOSER, almeno, 15 anni di successi, visto che ha solo 21 anni..ma diamogli il tempo e la libertà di crescere...già quest'anno ha fatto ENORMI PASSI,ma aspettiamolo con calma, più calma...riparliamone tra due/tre anni....così come è successo per SAGAN...
Francesco Conti.
Ehm...
17 luglio 2012 19:24Legend
Non vorrei fiaccare l'entusiasmo generale, ma questo Giro di Polonia è stato davvero noioso, mentre nelle scorse edizioni qualche momento interessante c'è stato. Stiamo comunque parlando di una corsa a tappe che serve più che altro a lanciare i giovani, non di certo di una corsa dal profilo emozionante visto che per avere qualche distacco bisogna far ripetere 70 volte lo stesso insulso "GPM". Per fare un paragone, quest'anno il Giro di Turchia ha proposto una salita durissima che ha letteralmente sconvolto la classifica; il Giro di California ha sempre percorsi misti e mai scontati; ma il Polonia che futuro può avere?
Nulla da dire sul campo partenti in ogni caso, davvero ottimo nonostante la concomitanza con il Tour.
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