Tour, stamane Mayo non è partito

| 20/07/2004 | 00:00
Lo spagnolo Iban Mayo, capitano della Euskadi-Euskaltel, si e' ritirato dal Tour de France. L'abbandono del fuoriclase basco e' avvenuto questa mattina, prima della partenza della 15.ma tappa, da Valreas a Villard de Lans, di 179 chilometri, che costituisce il primo dei tre attacchi alle Alpi, che da oggi a giovedi' vedranno impegnata la carovana. Il ciclista basco, formidabile scalatore e vincitore lo scorso anno proprio all'Alpe d'Huez, che sara' toccata domani dal Tour, con la cronoscalata, era 49.mo in classifica generale con un distacco di oltre 45 minuti dalla maglia gialla Thomas Voeckler, che ha un vantaggio di 22 secondi su Lance Armstrong. Gia' sabato, in occasione del tappone pirenaico vinto proprio da Armstrong, Mayo era stato sul punto di ritirarsi quando era andato in profonda crisi sulle rampe che salivano verso Plateau de Beille. Il ciclista basco aveva addirittura percorso a piedi un tratto di strada, apparendo molto sconfortato per la fatica e il ritardo che andava accumulando sul texano in fuga. Era stato il direttore sportivo della Euskadi, Gorospe, a convincere Mayo a ripartire mettendogli accanto tutta la squadra. E solo grazie all'aiuto dei compagni Mayo era riuscito a terminare la tappa, ma giungendo sul traguardo con oltre mezz'ora di ritardo. Prima di Mayo, incluso nella rosa dei favoritialla vigilia, e prsentato quanto meno come uno dei grandi antagonisti di Armstrong, si era ritirato un altro eccellente avversario del texano, Tyler Hamilton. Resta ancora in corsa invece il tedesco Jan Ullrich, che pero' ha gia' accumulato un consistente ritardo, per cui rimane il solo Ivan Basso il piu' accreditato avversario di Armstrong in montagna. L'italiano e' distanziato di un minuto e 17 dal texano e in questi tre giorni di salita si giochera' il tutto per tutto, visto che occupa una posizione - e' terzo - che alla vigilia era solo una piccola speranza mentre adesso e' realta'. La prova della verita' sara' gia' oggi ma ancora di piu' la cronoscalata di domani, 15,5 chilometri quasi tutti in salita con pendenza al 7,9%, tappa che gli organizzatori hanno voluto dedicare a Marco Pantani. La corsa contro l'orologio e' stata finora un handicap per Basso ma il varesino promette battaglia e dice di essere migliorato rispetto allo scorso anno. Poi giovedi' c'e' il tappone alpino, e i giochi potrebbero essere gia' chiusi sebbene manchera' ancora la cronometro di sabato a Besancon.
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