POLITICA. Petrucci vuole anticipare le elezioni

| 12/06/2012 | 11:10
«Vorrei anticipare il più possibile le elezioni dei presidenti delle singole Federazioni». Gianni Petrucci ha le idee chiare. Ha applaudito l'Italia, esaltato Prandelli, criticato aspramente gli spagnoli che hanno fischiato l'Inno di Mameli. Ma il suo progetto guarda avanti. Uno snellimento operativo. Petrucci si augura che ciascuna Federazione possa rinnovare le cariche entro gennaio 2013 in modo che, entro la fine di marzo, si possa arrivare all'elezione del nuovo presidente del Coni. «E la buona fede della mia proposta è garantita dal fatto che non posso essere rieletto». Petrucci potrebbe candidarsi alla presidenza della Federbasket: «Non lo escludo, deciderò dopo l'Olimpiade». Quanto al calcio appoggia la rielezione di Abete: «È il candidato giusto. Non serve Einstein, ma una persona seria e concreta». E intanto incoraggia Prandelli. «È stato il migliore in campo. Il voto più alto va a lui: ha personalità e preparato bene la squadra contro la Spagna. La verità è che non siamo inferiori a nessuno. Ora non sottovalutiamo la Croazia, ma non sempre i nostri avversari sono i migliori del mondo...». Critico ancora con la Lega calcio: «Deve capire che la nazionale è un grande traino, anche commerciale, e che va aiutata». E sulle scommesse precisa: «Non ho criticato il calcio in senso assoluto, ma solo la parte marcia». E sulla scritta «Trenta sul campo» escogitata dalla Juve per festeggiare il ventottesimo scudetto, Petrucci è criptico. «Non entro nel merito. Agnelli è una persona intelligente e abbiamo un buon rapporto. Tutti sostenevano che avrebbe messo la terza stella sulle maglie e invece non lo ha fatto. La frase ‘‘Trenta sul campo'' è un altro discorso: le regole esistono e vanno interpretate».  a.b.

da «Il Corriere della Sera» del 12 giugno 2012
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