I VOTI DEL DIRETTORE. Bennati c'è, Guardini ci sarà

| 10/05/2012 | 19:06
di Pier Augusto Stagi

LA TAPPA. 4. Il percorso proponeva poco o niente e poco e niente è successo. È vero che le corse le fanno i corridori, ma i nostri protagonisti non possono inventare nulla in tappe che nulla propongono. Quella da Modena a Fano era solo un lungo ed interminabile trasferimento, nel quale ha vinto solo la noia.

Mark CAVENDISH. 10. Sbucciato, ammaccato e livido, ma Mark è sempre Mark. Mettetegli un rettilineo e lui si dimentica di tutto e non sente più niente, se non la voglia di sprintare come un ossesso per arrivare a mettere la ruota sempre davanti a qualcuno, sempre davanti a quella di Matthew Goss (voto 8), il migliore degli umani.

Daniele BENNATI. 6. Arriva a fare la volata, senza mai però parteciparvi per davvero. Ma l’importante è esserci, fino alla fine, con l’umiltà di un ragazzino.

Sacha MODOLO. 5. Finalmente arriva in zona sparo, e ci arriva alla grandissima, battezzando la ruota giusta, quella di Cavendish, ma quando il britannico parte, lui resta sulle gambe. Mentre gli altri proseguono lo sprint, per conseguire in ogni caso il miglior risultato possibile, lui si rialza. Sacha ha i numeri per poter fare grandi cose, ma nei momenti difficili si deve raccogliere tutto, anche le briciole.

Andrea GUARDINI. 4. Non arriva nemmeno a disputarla, la volata. Si stacca prima, molto prima. Noi Andrea - al quale vogliamo bene e vorremmo tanto che fosse tutelato - lo invitiamo a pensare in piccolo. Un passo per volta, una pedalata per volta, tanto allenamento per migliorare in salita e tra un paio di anni, se avrà pazienza e non si farà ingannare dalle sirene che gli promettono mari e monti, molto probabilmente sarà là con Cavendish, Goss e compagnia a duellare. Deve avere pazienza, e tanta umiltà.

Elia FAVILLI. 6. Giustifica il grande lavoro svolto quest’oggi dalla Farnese Vini. Fa la sua più che onesta volata. Ottiene un buon settimo posto, che gli vale la sufficienza piena.   

Alessandro DE MARCHI. 7. Fin dal km 0 va all’attacco con altri tre compagni di avventura: Pier Paolo de Negri (Farnese Vini), Olivier Kaisen e Brian Bulgac (Lotto-Belisol). Poi il buon De Marchi (Androni Giocattoli) resta da solo, a lottare, fino a 20 km dal traguardo, quando viene ripreso dal gruppo.

Tyler FARRAR. 4. Gli basta un cavalcavia per perdere le ruote. Non è il Farrar che siamo abituati a conoscere.

Roberto FERRARI. 8. Dopo essersi scusato in tutte le lingue del mondo, si mette in castigo dietro alla lavagna e arriva a 9’. Niente volata per oggi. Dopo i casini procurati, mai scelta poteva essere più felice.

Giovanni VISCONTI. 6. A 12 km dal traguardo va dietro a Valerio Agnoli (7). Prova il colpo di mano e non riesce nel suo intento, ma almeno ci ha provato.

Francesco CHICCHI. 4. Nel finale gli uomini della Omega Pharma sono lì, a pilotarlo, ma poi scompare tra i flutti delle maglie del gruppo. Chi l’ha visto?

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