FIGURE e FIGURINE. Favilli il canguro

| 09/05/2012 | 18:23
di Angelo Costa


Elia Favilli, chi è costui? E’ un toscano nato 23 anni fa a Cecina, il paese di Paolo Bettini, di cui sogna di ripetere la carriera: come ciclista, non come commissario tecnico. Chiuso il primo Giro d’Italia al penultimo posto, quest’anno il ragazzo della Farnese ci riprova: non sarà un’impresa difficile migliorarsi. Fra le sue qualità, spicca l’abilità nel guidare la bici, dote che gli ha consentito di far subito notizia: nella rocambolesca volata di Horsens, dove il delirante zig zag di Ferrari ne ha fatti volar via tanti come birilli, Favilli è quello che è riuscito ad evitare il povero Cavendish sdraiato in terra, saltandolo. Un numero da acrobata, che racchiude colpo d’occhio, rapidità e tecnica: in mezzo a qualche ciclista cane si scopre l’esistenza del velocista canguro.
Un grande gesto, che incanta il telespettatore medio e lascia a bocca aperta anche l’esperto: si è sempre detto che le volate sono una specialità da saltimbanchi, per questo fa notizia trovarvi un saltatore. A Favilli il colpo è riuscito con la naturalezza di chi vuol proteggersi, proteggendo chi lo seguiva: un gesto che ha stupito anche lui, che al massimo in volata aveva avuto un salto di catena. Il guaio è che adesso ciò che ha combinato rischia di ritorcesi contro di lui. Luca Scinto, il suo direttore sportivo che in carriera non ha mai saltato un pasto, gli ha già spedito un sinistro avvertimento: ‘Bravo, bravo, sei sulla bocca di tutti: adesso vedi di far parlare di te per una vittoria’. Così il giovane toscano deve già pensare a un altro salto: di qualità.
Non sarà più la stessa nemmeno la vita dentro la squadra: in albergo, Favilli si è sentito chiedere da un compagno di fare un salto al supermercato per comprargli il dentifricio. E in corsa i più anziani, quando avranno bisogno di una borraccia o di una barretta per alimentarsi, lo inviteranno a fare un salto all’ammiraglia. Così il giovane di belle speranze, venuto al Giro per cercare di giocarsi una tappa in un arrivo veloce o con una fuga, dovrà presto inventarsi un nuovo ruolo: non più corridore d’assalto, ma da salto.

La frase del giorno. «Ci provano un po’ tutti, ma sarà dura farmi fuori».(Taylor Phinney, prima maglia rosa del Giro, dimostra di essere più abile in bici che nei pronostici).
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COMMENTI
il canguro
9 maggio 2012 21:34 cocco88
ma non era stato guardini a saltare cavendish arrivando decimo??

dico la mia
9 maggio 2012 22:26 AERRE56
per oggi i contenuti sono quello che possono essere. alcuni passi ai quali mi associo:
- bettini non le doti di un commissario tecnico
- ferrari è da squalifica: solo un nevrotico come gatti lo protegge
- conto che quella su scinto sia solo una battuta: il ds toscano è un altro di quelli che deve accendere un cero
- mi associo su taylor, solo perchè capisco la natura sarcastica dell'affermazione.

io

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